Due Leoni: chiuso da 4 anni, il parco di via Pettineo finisce in Campidoglio
Lista Civica Calenda presenta mozione e ne chiede la messa in sicurezza
Giochi danneggiati, erba alta, assenza di sfalcio e manutenzione. Sono queste le condizioni in cui versa il parco di via Pettineo in zona Due Leoni, nel Municipio Roma VI delle Torri, chiuso ormai da quattro anni. A battere i pugni sul tavolo è Dario Nanni, consigliere comunale di Lista Civica Calenda che ha presentato una mozione per chiedere interventi immediati: “Il parco sta diventando una savana di rifiuti, deve essere ripulito e consegnato alle famiglie del territorio” ha commentato.
Non solo il parco di via Pettineo. Sul tavolo del Campidoglio sono arrivate anche le condizioni di altri parchi chiusi, come il parco di Giardinetti, collocato lungo la via Casilina all’altezza di via degli Orafi. Per questo spazio, già in passato, era stata chiesta la sistemazione della recinzione. E ancora, tra questi il parco ‘A.Conti’ e il parco ‘Calimera’ situato nell’omonima via, entrambi nel quartiere Torre Angela. Quest’ultimo fino al centro del dibattito cittadino nei giorni scorsi a causa del ritrovamento di 4 tartarughe ammazzate. In merito a questo, anche per fare chiarezza, nei prossimi giorni si svolgerà un sopralluogo della commissione ambiente di viale Cambellotti (qui la storia). “Ho presentato una mozione affinché venga affidata la loro gestione a privati mediante bando pubblico - ha detto ancora Nanni – O vengano destinati a progetti di utilità sociale e, quindi, gestiti da coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza”.
Infine, ancora nel Municipio VI, il parco di via Gastinelli è senza illuminazione. “Ho chiesto la convocazione della Commissione Ambiente, sperando di procedere con l'intervento atteso da anni – ha puntualizzato Nanni - In attesa della convocazione che ho richiesto delle commissioni Cultura-Lavoro e Sociale, invito l'attuale governo cittadino a predisporre progetti per la pulizia dei parchi attraverso l'utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza, nel rispetto dei tempi e dei modi previsti per legge”.