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Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Via dell'Archeologia

Il Pd riparte dalle Torri: Il circolo "dannoso" di viale dell'Archeologia torna ai cittadini

Nella mattina di sabato 14 gennaio, il presidente del Pd Matteo Orfini, insieme al sub commissario Gennario Migliore, ha presieduto all'evento in viale dell'Archeologia

"Il circolo è dannoso perché blocca il confronto sui contenuti, premia la fedeltà di filiera, emargina gli innovatori". Così l'ex ministro Fabrizio Barca aveva definito nella sua "relazione" il circolo Pd di Tor Bella Monaca, a viale dell'Archeologia. Nella mattina di sabato 14 gennaio, il circolo ha ripreso a funzionare dopo oltre un anno dalla chiusura.

Nel giugno del 2015 furono 27 su 108 i circoli ritenuti "dannosi" dall'ex Ministro Barca che su commissione del presidente del partito democratico Matteo Orfini aveva stilato una vera e propria mappa. Da quel momento è iniziato l'inevitabile declino dell'allora partito di governo anche alle Torri. In breve tempo i cittadini hanno assistito ad un vero e proprio braccio di ferro tra il partito centrale e l'istituzione municipale. A quel tempo, sulla poltrona di viale Cambellotti era seduto il presidente uscente Marco Scipioni, all'epoca dei fatti tesserato proprio nel pd. Un braccio di ferro, dicevamo, che ha avuto uno dei suoi punti più alti nel diktat di Orfini all'ex minisindaco: "Dimettiti". La reazione di Scipioni però è stata chiara fin da subito: "Resto". Una linea dura che non è stata condivisa da altri piddini al governo e che piano piano hanno preso le distanze da Scipioni e dai suoi fino ad avere di fatto due forze del centrosinistra in consiglio: un pd ufficiale e un pd ufficioso. Infine la cacciata dal partito di Scipioni e dei fedelissimi. Intanto tutti i circoli pd delle Torri erano stati azzerati dal sub commissario Gennaro Migliore che aveva creato invece, nel dicembre del 2015, un coordinamento municipale del partito democratico. Una guerra intestina che ha portato con il tempo allo sgretolamento del partito che non poteva prevedere epilogo diverso dalla sonora sconfitta alla scorsa tornata elettorale. Il pd non è arrivato neppure al ballottaggio.

Da Tor Bella Monaca è arrivato un segnale di ripresa del pd in periferia e alle Torri in particolare. Già perché è proprio qui che nella mattina di sabato 14 gennaio, Orfini e Migliore hanno riaperto il circolo in viale dell'Archeologia, dando avvio anche al tesseremento. In questa occasione il presidente del partito democratico ha affermato: "Una delle periferie più complicate e difficili, una di quelle dove il Pd non era il massimo. Un partito infeudato e gestito con modalità che col Pd non dovrebbero avere nulla a che fare. Un circolo di fatto sequestrato in cui i militanti storici erano stati emarginati da truppe cammellate che apparivano il giorno del congresso per poi scomparire".

A quello che può essere definito un evento di portata notevole per il partito democratico perché riparte proprio da dove la sconfitta è stata più "tosta", ha preso parte anche Fabrizio Compagnone, presidente della commissione trasparenza alle Torri. E sui propositi che il pd si propone di realizzare in periferia ha commentato: "L'importanza di avere un presidio fisso come un circolo è fondamentale per la vita di un partito, che intende rappresentare anche le classi sociali meno abbienti, già per troppo tempo si è creata una frattura tra il nostro partito e quest'ultimi - ha ggiunto - Ora la sfida è ricreare a tutti i livelli territoriali quel rapporto di fiducia e rappresentanza che si è freddato". Compagnone ha parlato poi di sfida complessa "perché in questo momento storico, proprio il principio di rappresentanza viene messo in discussione, ma per noi è un valore sul quale crediamo e dobbiamo recuperare, e per farlo abbiamo il dovere, non solo morale, di essere credibili, altrimenti si sta andando verso qualcos'altro".

E quindi ecco anche l'obiettivo dei circoli Pd alle Torri: "Il ripristino delle funzionalità dei circoli del nostro municipio è un obbiettivo volto proprio a questo, ovviamente il tutto dev'essere coordinato, tramite iniziative ed eventi che agevolino l'informazione, la partecipazione e la discussione vera, aperta con e per i cittadini per riportare le istanze e formulare soluzioni". Senza più il ripetersi di errori passati quindi "creando quel rapporto sano tra un partito e i suoi militanti, iscritti e simpatizzanti, ricreare quella comunità sana".

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