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Venerdì, 19 Aprile 2024
Tor Bella Monaca Tor Bella Monaca / Viale Duilio Cambellotti

I capigruppo del VI si dimettono dalla commissione trasparenza: è un atto di protesta

Azione e Partito democratico hanno protocollato le dimissioni

Aria di protesta in viale Cambellotti. I capigruppo del Partito democratico e di Azione hanno rassegnato le proprie dimissioni dalla commissione Trasparenza del Municipio Roma VI delle Torri per protestare nei confronti della ‘governance’ dell’organo di garanzia. “Abbiamo chiesto più volte di riequilibrare i componenti ma non siamo stati ascoltati” hanno commentato i dimissionari Compagnone e Mastrangeli al nostro giornale. Cosa succede alle Torri?

La commissione trasparenza accende la polemica

Da tempo, la commissione trasparenza - che ha il compito di verificare, tra le altre cose, la correttezza degli atti amministrativi prodotti dalla maggioranza di governo – ‘andava deserta’. Questo significa che nessuno dei convocati, oltre il presidente dell’organo – Laura Arnetoli (M5s) e la consigliera pentastellata Francesca Filipponi, si presentava all’appello. Una protesta – neanche tanto silenziosa – già raccontata dalle pagine del nostro giornale e messa in campo dagli altri partiti politici per chiedere di riequilibrare i membri della commissione. Con le elezioni del 2021, il Movimento Cinque Stelle e la lista civica Raggi – che ripetiamo tiene la presidenza della commissione – avevano eletto quattro consiglieri. A distanza di alcuni mesi, in rapida successione, due eletti su quattro hanno cambiato partito: chi è migrato in Fratelli d’Italia (Antonio Muzzone), chi in Forza Italia (Anna Bertocci). Per il Partito democratico e Azione, l’attuale proiezione del consiglio in commissione non corrisponde ai numeri effettivi di rappresentanza istituzionale e hanno chiesto l’uscita di un pentastellato e l’ingresso di un democratico. Per la presidente Arnetoli, già sentita dal nostro giornale nelle scorse settimane, il regolamento è chiaro e i numeri non si cambiano

Le opposizioni: "Situazione surreale"

“Una situazione surreale. Gli equilibri nella commissione Trasparenza andavano rivisti, bastava un atto di responsabilità e lealtà, ma il M5S si è arroccato e pensa di gestire la commissione come se fosse un organo del Movimento. Siamo arrivati alle dimissioni per ridare ai cittadini un organo di controllo e trasparenza come è giusto che sia. Arroganza, presunzione e indifferenza non sono presupposti corretti per condividere una posizione istituzionale, dispiace, ma adesso faremo ciò che riteniamo più opportuno per il bene del territorio” ha detto Fabrizio Compagnone, capogruppo dem. “Mi sono dimesso perché non trovo giusto che il Partito democratico con quattro consiglieri eletti abbia una sola persona in commissione Trasparenza e il Movimento cinque stelle ha entrambi gli eletti e la presidenza di commissione. Chiedo che venga riequilibrata la commissione e a questo punto anche la presidenza resta una incognita che valuteremo nei prossimi giorni” ha commentato Valter Mastrangeli. 

Arnetoli: "Il Pd vuole poltrone"

Raggiunta da chi scrive, Arnetoli ha detto: “Ho sentito parlare di dimissioni ma nessuno ha avuto il buon gusto di mettermi in copia. Per il Partito democratico contano le poltrone e nella fretta di scrivere hanno dimenticato le regole basilari. Vorrei sottolineare che non esistono le dimissioni da una commissione ma un avvicendamento, e il Pd potrebbe provvedere considerato lo scarso apporto dato fino ad ora. Per questo, probabilmente, il nostro municipio è l’unico in cui il Partito democratico non è arrivato al ballottaggio”. Stando a quanto ci risulta anche gli altri capigruppo, nelle prossime ore, potrebbero rassegnare le dimissioni. 
 

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