Elezioni 2021: in VI municipio tutti in campagna elettorale, tra possibili primarie e accordi mancano i candidati presidente
Nel 2016 il ballottaggio tra il centrodestra e il M5s ha portato alla vittoria dei pentastellati. Ma oggi lo scenario è molto diverso
Poche idee (confuse) per le prossime amministrative del 2021. Alle Torri tra indecisioni e scaramucce interne, i nomi dei candidati presidente sono ancora molto lontani dall’essere ufficializzati nei vari partiti ma una cosa è certa: tutti hanno iniziato la campagna elettorale e per la gran parte la stanno portando avanti a colpi di post facebook.
Se è vero che le indicazioni, per tutti, arriveranno dai partiti, qualche scenario è ancora possibile da immaginare soprattutto in un territorio che nello scorso 2016 ha visto andare al ballottaggio il centrodestra con Nicola Franco (Fd’I) e il Movimento Cinque Stelle con Roberto Romanella per poi portare alla vittoria i grillini.
M5S - I pentastellati delle Torri però non sono più gli stessi eletti quattro anni: il gruppo un tempo compatto si è negli anni sfaldato creando diverse “correnti” che potrebbero non convergere su un ipotetico candidato. E ad oggi il nome è quello di Roberto Romanella che, stando a quando si racconta negli ambienti della politica territoriale, avrebbe manifestato la volontà di tentare il bis, anche dopo un recente incontro con la sindaca Raggi che si è svolto fuori dal sesto municipio. Ma se nel 2016 è stata una vittoria schiacciante al ballottaggio, nel 2021 per i cinque stelle la strada è sicuramente più in salita, basti pensare che persino la giunta in questi anni ha perso pezzi senza non pochi dissapori.
CENTRODESTRA - Rispetto al 2016, anche nel centrodestra ci sono delle novità: è nato il gruppo Lega. L’accordo per la corsa alla presidenza di viale Cambellotti quindi dovrà essere gestito su più fronti tra FdI, Lega e Forza Italia. Dalla coalizione dovrà uscire un nome e fino ad ora sembra ancora quello di Nicola Franco il più quotato ma lui, consigliere di lungo corso alle Torri e politico navigato, mantiene per ora un profilo basso anche sui social. Se il nome dovesse invece essere indicato dalla Lega, oltre Pamela Strippoli (consigliera uscente), ci potrebbe essere anche quello di Emanuele Licopodio considerata l’intensità attività avviata già da mesi sul territorio.
CENTROSINISTRA - Più confusione regna invece nella casa dei democratici che ancora stanno decidendo se affidare alle primarie il nome del candidato. Primarie che però spaventano perché rischiano di creare divisioni all’interno del partito che esce con le ossa rotte dalle scorse elezioni e che ancora è in lenta ripresa. Insomma, tutti le chiedono come strumento democratico ma tutti le schivano. Non solo, i piddini dovranno accordarsi anche con liste civiche e la scelta del candidato presidente diventa sempre più difficile. Se nel Pd i nomi che girano di più sono quelli di Fabrizio Compagnone, Nella Converti e Alessandra Laterza, nella possibile civica di centrosinistra c’è invece quello di Giuseppe Celli, già presidente del municipio e consigliere regionale che un po' fa tremare i dem. In caso di primarie non sarebbe da escludere il nome di Loris Scipioni. Anche nel centrosinistra c’è una novità: è nata Italia Viva sul territorio del sesto coordinata da Marco Argenti, già consigliere municipale dell’ex giunta Scipioni e tra i più votati. I dem dovranno sedersi anche al tavolo con lui per trovare una quadra sul nome del candidato, per ora Italia Viva annuncia che non ci sarà nessun accordo col Pd se decideranno di allearsi con il M5s.
Insomma, tra vecchio e nuovo che avanza la partita è più che aperta. Le idee, per ora confuse, dovranno essere messe in fila quanto prima per avere il tempo, almeno, di sedare i mal di pancia che da ogni parte nasceranno qualunque sia il nome.