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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Tor Bella Monaca Torre Angela / Via Amico Aspertini

Tor Bella Monaca: la storia di Damiano, il clochard trovato morto in un parcheggio

Aveva poco più di cinquant'anni, era ammalato e provava a vivere nonostante le difficoltà della vita. Conosciuto da tutti: "Era una persona mite" hanno raccontato

Damiano. Era questo il nome di uno dei tanti “invisibili” che ogni giorno fanno i conti con le insidie della città, soprattutto in questo periodo di grande freddo. È stato trovato morto nella mattina di lunedì, 30 dicembre, nel parcheggio di via Amico Aspertini, a Tor Bella Monaca e secondo le prime ricostruzioni era un senza fissa dimora molto conosciuto in zona.

Chi era Damiano. Il racconto degli amici della Comunità di Sant'Egidio

Aveva poco più di cinquant’anni ed era affetto da un tumore che spesso lo ha costretto alle cure dell’ospedale Tor Vergata, accompagnato dai volontari della Comunità di Sant’Egidio che lo hanno assistito spesso. “Un uomo molto mite, amico di tutti e aiutato da tutti anche da altre persone fragili – hanno raccontato ai nostri taccuini dalla Comunità di Sant’Egidio che con Damiano avevano contatti da anni – Era rumeno, un tempo lavorava come manovale, veniva spesso alle nostre iniziative anche nei momenti di festa. Era un uomo che provava a vivere nonostante le mille difficoltà – ha concluso Francesca – Bisognerebbe moltiplicare gli sforzi e la delicatezza per aiutarli”. 

Damiano, una persona schiva e ammalata 

Era conosciuto soprattutto dai negozianti del centro commerciale “Le Torri” che non si sono mai risparmiati nei suoi confronti: “Era una persona molto schiva, tutti noi abbiamo cercato di supportarlo offrendogli cibo, cioccolate calde e latte ma è chiaro che aveva bisogno anche di altro” ha detto al nostro giornale Alessandra Laterza, proprietaria della libreria “Booklet” di via Aspertini che proprio in occasione della notte di San Silvestro ha organizzato un cenone presso i locali del suo negozio dedicato alle persone sole e ai meno abbienti. “Damiano sarebbe stato nostro ospite, così come lo scorso anno – ha continuato Laterza – Se non fosse avvenuta la tragedia”. 

L’alternativa alla strada, si cercano materassini e volontari

Sono tanti i senzatetto che gravitano intorno al quartiere Tor Bella Monaca e nelle zone limitrofe. Un quartiere che già in passato ha dimostrato di avere un cuore grande, il “cappuccino in sospeso” ne è stato un esempio. “Stiamo provando ad attivare un presidio di accoglienza, un rifugio per i giorni di freddo presso la libreria – ha spiegato ancora Laterza – Abbiamo bisogno di volontari di notte e di materassini”. 

La Croce Rossa: “Una sconfitta di tutti”

“La situazione è drammatica e una vera risposta sia risolutiva ancora non c’è – hanno detto dalla Croce Rossa - Un'emergenza di fronte alla quale forse abbiamo perso, tutti insieme. Non è un abbandonare il campo. Anzi, significa come sempre facciamo raddoppiare il nostro impegno”. Hanno aggiunto: “Ma si deve avere il coraggio di dire una verità. Questa emergenza riguarda un fenomeno che ha a che fare molto da vicino con la povertà più dura. E la povertà fa paura, la si esclude, in generale, come le persone che la vivono, d'inverno e in ogni stagione dell'anno”. 
 

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