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Tor Bella Monaca Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Polemica al VI municipio: la Lega organizza iniziativa per Acca Larentia, la pubblicizzano i fascisti

Il consigliere Licopodio (Lega): "Non so se Azione Frontale è fascista. Io non sono mai stato iscritto"

Polemica alle Torri nel pomeriggio di mercoledì a seguito della pubblicazione di un post sulla pagina facebook di Azione Frontale Roma che invita i cittadini a partecipare a una iniziativa nell’aula consiliare delle Torri. Tanto è bastato per accendere la polemica politica tra le fila della sinistra e nel Movimento Cinque Stelle, in Municipio e in Comune. 

Azione Frontale

Ma perché? Chi è Azione Frontale e perché ha suscitato tanta indignazione? Si tratta di un ‘movimento politico rivoluzionario fascista e di ispirazione cattolica’, così come si legge sul sito del gruppo, noto in città soprattutto per avere inviato una testa di maiale alla comunità ebraica e per aver affisso etichette identificative sulle serrande dei negozi stranieri a Torre Angela nell'aprile del 2017. 

La Lega ha chiesto l'autorizzazione

L’iniziativa, in calendario per il pomeriggio del 7 gennaio nell’aula consiliare di viale Cambellotti, è stata organizzata dal gruppo Lega alle Torri per commemorare Acca Larentia (triplice omicidio a sfondo politico avvenuto a Roma il 7 gennaio 1978 nel quale furono uccisi tre giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, assassinati davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larenzia, nel quartiere Tuscolano). La richiesta della sala è stata presentata, in data 21 dicembre, dal capogruppo Emanuele Licopodio al presidente del consiglio, Antonio Villino. Ma questo si è saputo solo qualche ora più tardi dalla pubblicizzazione dell’evento da parte di Azione Frontale. 

La polemica di Peciola

Un invito quello pubblicato sulla pagina Facebook che non può non evidenziare come il gruppo di stampo fascista, definito così da loro stessi, entra in un luogo istituzionale per la prima volta. L’iniziativa ha indignato tanti. Tra questi Gianluca Peciola di Sinistra Ecologia e Libertà che in una nota ha commentato: “Il gruppo Azione Frontale di Tor Bella Monaca con la legittimazione della Giunta di centrodestra sta organizzando nell’aula consiliare del Municipio VI l'ennesima provocazione. Basta fare un giro nel loro blog per capire che dietro il simbolo a metà tra crocifisso e fascio littorio, si nasconde una formazione che si richiama al fascismo”. 

"Non esistono morti di serie A e serie B"

Emanuele Licopodio, già candidato presidente di municipio alle Torri nel 2016 a supporto di 'Iorio Sindaco' con Forza Nuova riscuotendo un consenso al di sotto dell'1%, ha commentato così le polemiche degli ultimi giorni: “L’iniziativa è stata organizzata da me, consigliere democraticamente eletto da 600 preferenze. Ho invitato tutti i cittadini a partecipare, i consiglieri di maggioranza e opposizione. Si tratta di polemiche strumentali da parte dei soliti noti perché si ricorderanno tutte le vittime degli anni di piombo, saranno ospitate le loro famiglie, per noi non ci sono morti di serie A e serie B. Voglio sottolineare che tutti i sindaci di Roma hanno omaggiato le vittime di Acca Larenzia nel corso degli anni”. 

Il PD: "Vietare l'evento di chi si definisce fascista"

Un’indignazione che ha coinvolto anche il Campidoglio e le opposizioni del Sesto Municipio: l’argomento infatti è stato affrontato anche durante il consiglio municipale di mercoledì mattina. Dal Campidoglio, Nella Converti, presidente della commissione politiche sociali, ha commentato: “È assolutamente urgente vietare un evento organizzato da chi sui propri canali ufficiali si definisce 'fascista' in un'aula istituzionale. L'antifascismo non è mai negoziabile”. Non è mancato il commento di Fabrizio Compagnone, capogruppo Pd in viale Cambellotti: “Il municipio VI è antifascista, il presidente e la sua maggioranza devono essere meno timidi su questo tema” ha detto Fabrizio Compagnone, capogruppo Pd a Tor Bella Monaca. 

E dal Movimento Cinque Stelle: “Chi ha chiesto la sala consiliare per questa iniziativa – ha detto invece Laura Arnetoli del Movimento Cinque Stelle – prendesse le distanze da Azione Frontale perché è un gruppo dichiaratamente fascista”.

Licopodio: "Mai fatto parte di Azione Frontale"

Abbiamo chiesto conto a Emanuele Licopodio della sua vicinanza al gruppo fascista di Azione Frontale e dell’assenza di simboli partito sulla locandina: “Non so se Azione Frontale è fascista, non ho nessun tipo di rapporto politico-istituzionale con loro. Mai fatto parte di Azione Frontale. Non mi piace mettere simboli partitici quando si parla di vittime". 

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