Tor Bella Monaca, ciak si gira: un documentario per raccontare il quartiere
Sono aperte fino al 22 marzo le iscrizioni al laboratorio di video partecipativo "La Vita è Tor Bella", organizzato da un gruppo di giovani documentaristi dell'Aamod, grazie al bando "Youth in Action" dell'Unione Europea
Partirà ad aprile il laboratorio di video partecipativo “La Vita è Tor Bella”, organizzato da un gruppo di giovani documentaristi dell'Aamod (Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico) e finalizzato alla realizzazione di brevi documentari sul quartiere.
“La partecipazione è completamente gratuita – spiega uno degli organizzatori, Fabio Ragazzo –: il progetto infatti è finanziato dal bando ‘Youth in Action’ dell'Unione Europea e consiste di 6 incontri di preparazione, in cui i partecipanti scriveranno la loro storia e prenderanno confidenza con la telecamera. Ogni breve documentario sarà poi uploadato sulla piattaforma www.torbellavita.it, in modo da essere facilmente accessibili da tutti. Le iscrizioni sono aperte fino al 22 Marzo”.
“Credi che Tor Bella Monaca sia diversa da come viene descritta dai mass-media? Allora raccontala tu – si legge nella presentazione del progetto –. Ad aprile inizia il Laboratorio di video partecipativo per realizzare insieme brevi documentari su Tor Bella Monaca. Partecipa ai 6 incontri teorico-pratici per scrivere la tua storia su un protagonista o un luogo del quartiere, poi si filma e il regista sei tu. Non è richiesta nessuna conoscenza tecnica né disponibilità di attrezzatura audiovisiva, ma solo grande motivazione e voglia di mettersi in gioco. Per Info e iscrizioni, Fabio Ragazzo (fa.ragazzo@gmail.com; 328/0222429)”.
IL VIDEO PARTECIPATIVO - Il video partecipativo è una forma di medium alternativo attraverso cui un gruppo o una comunità crea il proprio film. L'attenzione, più che sul risultato finale, è sul processo, che può essere molto potente e portare la comunità ad autodeterminarsi e comunicare i propri bisogni e desideri. Prevede il coinvolgimento della comunità interessata nell’elaborazione e nella creazione del film, dove i protagonisti diventano anche i realizzatori della narrazione. Pertanto, ciò che caratterizza il processo del video è l’aspetto inclusivo nella produzione, che rende sociale non solo il contenuto dei film, ma anche il suo svolgersi. Fare video è raccontare storie. Il video partecipativo è raccontare storie assieme, tramite una pratica di produzione audiovisiva condivisa. Si realizza tramite laboratori di formazione informale sulle tecniche di narrazione audiovisiva, che mettono l’accento sulla produzione video indipendente come processo sociale e collettivo e sulle sue possibili interazioni sociali e culturali. La scelta del quartiere di Tor Bella Monaca nasce dalla consapevolezza che questa realtà si trovi spesso, e suo malgrado, al centro del dibattito pubblico quasi esclusivamente per tematiche connesse alla sicurezza urbana e alla criminalità locale, causando così un costante ricorso all'utilizzo di stereotipi negativi. Nei cosiddetti ‘quartieri a rischio’, infatti, si assiste al generarsi di un clima di costante allarmismo sociale, non in grado di produrre soluzioni pratiche ai problemi reali, se non quella effimera e comoda della ulteriore emarginazione dei cittadini che quei quartieri li abitano. Il laboratorio rappresenta una via innovativa per interrompere l’alimentarsi di un clima semplificato di perenne emergenza sociale, che va, soprattutto, a scapito degli abitanti del quartiere, in tal modo ‘ghettizzati’. Il video partecipativo per noi è una tipologia di intervento sociale: un modo per offrire il potenziale comunicativo e organizzativo del linguaggio audiovisivo a gruppi sociali, che difficilmente riescono ad essere soggetti attivi dei mezzi di comunicazione di massa. Obiettivo generale del progetto è quello di sperimentare una forma innovativa di produzione di informazione dal basso, che permetta ai cittadini, in particolare i più giovani, di entrare in contatto in prima persona con le forme di produzione audiovisiva e di emergere dalla passività della narrazione. Attraverso 6 incontri, il processo laboratoriale formerà, con l'approccio del ‘learning by doing’, un gruppo di abitanti del quartiere sulle tecniche del linguaggio audiovisivo. Il risultato finale sarà una serie di brevi documentari, realizzati dagli stessi partecipanti, che raccontino senza mediazioni la realtà che vivono quotidianamente. Questo prodotto culturale ‘libero’ farà scoprire che c'è dell'altro oltre l'immagine dipinta dalle inflazionate rappresentazioni giornalistiche. La scelta di rendere tutti i brevi documentari disponibili online favorisce proprio quell' ‘uscire fuori’ dal quartiere, dando la possibilità a tutti, anche chi abita centinaia di km lontano da Tor Bella Monaca, di entrare e dare un'occhiata ‘fuori dai tradizionali schemi proposti’”.