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Torri Borghesiana / Via di Rocca Cencia

Case chiuse: il Municipio 8 vota all'unanimità la riapertura

Approvata nel consiglio municipale del 16 luglio la risoluzione proposta dal presidente della Commissione Sicurezza Nando Vendetti: "L'unica soluzione concreta contro il degrado nelle nostre strade"

All'unanimità. Così è stata approvata ieri in consiglio municipale una risoluzione che prevede la riapertura delle case chiuse regolamentate e legalizzate. Primo firmatario dell'atto il presidente della Commissione Speciale Sicurezza in VIII Municipio Fernando Vendetti, che nel luglio dello scorso anno si rese protagonista assieme al CRA (Comitato Romano Antilucciole) di una passeggiata antiprostituzione su via di Rocca Cencia. Un documento prima votato, sempre all'unanimità, in Commissione e poi appoggiato nel corso dell'ultima seduta del parlamentino di Tor Bella Monaca nella giornata di ieri dai consiglieri di maggioranza ed opposizione.

CASE CHIUSE - Attività di meretricio che riguarda da vicino il territorio del Municipio Roma VIII delle Torri con le lucciole ad esercitare la professione anche in pieno giorno, come nel caso di via Rocca Cencia, via Polense e via di Lunghezzina o la notte come accade sulla via Prenestina Nuova e sulla Casilina. "E' inutile girarsi i pollici - spiega Vendetti - il sindaco Alemanno fa bene a proseguire con l'ordinanza ma bisogna anche rendersi conto che non è un deterrente sufficiente a debellare il problema, con le prostitute ed i clienti che molto spesso non pagano le sanzioni previste. C'è un Ddl a firma Carfagna fermo in Senato dal 2008 che dovrebbe reintrodurre il reato della prostituzione e che come conseguenza potrebbe portare a lavorare per riaprire la case chiuse".

RISOLUZIONE - Risoluzione che tiene conto del business della prostituzione gestito da gruppi criminali che ne traggono enormi vantaggi economici sulla pelle delle povere donne, spesso indotte a prostituirsi sulla strada a scapito della loro e altrui incolumità. Un fenomeno non regolamentato che comporta consegenze estremamente pericolose come la diffusione di malattie veneree e l'induzione alla schiavitù. "La riapertura delle case chiuse è l'unica soluzione - conclude Vendetti - abbiamo esempi di paesi come la Germania e l'Olanda dove l'attività di meretricio è stata regolamentata con la fine dello scempio nelle strade ed introiti per i Governi che tassano come tutti i cittadini le meretrici che esercitano per libera scelta la professione".

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