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Ponte di Nona Ponte di Nona / Via delle Cerquete

Roma est, il giorno dopo l'incendio la rabbia contro il Comune: "Li aspettiamo per le passerelle elettorali"

I residenti di via Madre Teresa Napoli hanno spruzzato acqua sulla spazzatura sotto casa non raccolta da settimane

Una notte con le finestre chiuse, tappati dentro casa mentre i fumi dal terreno continuano a salire. Nell’aria odori acri e nebbia. È il risveglio degli abitanti di Roma Est, da Ponte di Nona a Colle degli Abeti, teatro di un vasto incendio durato ore che ha lambito le abitazioni nella giornata di giovedì. Tra preoccupazione e paura non è mancata la rabbia, quella di una periferia che spesso chiede ‘aiuto’ ma viene lasciata sola: “Sono andate a fuoco anche le discariche che stiamo segnalando da mesi ma nessuno è mai intervenuto: li aspettiamo per le passerelle della campagna elettorale” hanno detto a RomaToday gli abitanti delle zone più colpite dall’incendio.

I primi focolai si sono sprigionati nella mattina di giovedì, nei pressi del ‘Fosso del Benzone’, nel pomeriggio poi l’inferno tra fiamme alte e intere distese di terreno che andavano a fuoco, con gli abitanti che hanno imbracciato pompe domestiche per arginare le fiamme e salvare le proprie case. Chi era al lavoro è corso a casa, chi si trovava dentro casa ha preso con se cani e gatti ed è scappato fuori. “Sono andate a fuoco tutte le discariche che segnaliamo da tempo, anche attraverso il vostro giornale e che nessuno ha mai bonificato” ha detto Fabio Piccinelli del Comitato Ambiente Tutela e Territorio di Colle degli Abeti. “Presenteremo un esposto – ha aggiunto – Perché vogliamo capire di chi sono le responsabilità, vogliamo sapere perché le bonifiche non sono state effettuate, perché gli idranti posizionati lungo la strada non erano funzionanti. Stamattina sembra di stare sulla luna, tutto bruciato con i fumi che ancora emergono dal terreno”.

Ore di paura anche a Castelverde B4, dove gli abitanti hanno utilizzato le pompe dell’acqua per bagnare i rifiuti sotto casa: “Da settimane abbiamo cumuli di spazzatura che nessuno raccoglie, ora sono andati a fuoco e restano i rifiuti bruciati, chissà per quanto tempo dovremmo tenerli così – ha spiegato Giusy Rotunno di via delle Cerquete – Dietro casa (piano di zona) abbiamo due bomboloni di Gpl, abbiamo avuto paura, tanta. Proprio nella mattina di ieri (giorno dell'incendio ndr) ho ribadito, in commissione lavori pubblici al Comune, la necessità di bonificare e di realizzare i lavori pubblici”.

Nella stessa zona, lo scorso anno ad agosto un altro incendio che ha portato rifiuti in superficie. “Questa volta sono andate a fuoco anche aree sequestrate già per sversamento di rifiuti ma recintate con un nastro e ancora utilizzate come discariche, come il boschetto di via delle Cerquete. Ha bruciato tutto. Sembrava di stare all’inferno”. Intanto per le operazioni di spegnimento, oltre i vigili del fuoco, sono intervenute anche tutte le associazioni della Protezione Civile del sesto municipio, dei municipi limitrofi e associazioni provenienti da altri comuni quali Albano Laziale e Tivoli.

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