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Ponte di Nona Ponte di Nona / Viale Francesco Caltagirone

Ponte di Nona, l'erba alta ha reso inaccessibile il parco archeologico

Le attrezzature per lo sport sono ormai inutilizzabili

Doveva essere il fiore all’occhiello del quartiere. Invece, già un mese dopo la sua inaugurazione, il Parco archeologico di Ponte di Nona è diventato un monumento al degrado e all’abbandono. Una situazione che non fa altro che peggiorare, come testimoniano le foto che un lettore ha spedito a RomaToday per denunciare l’incuria che caratterizza lo spazio verde del Vi municipio.

L’inaugurazione e l’abbandono

Inaugurato ad agosto del 2021 dall’ex amministrazione Raggi, il parco era pronto già da 4 anni ma problemi con i collaudi ne avevano procrastinato l’apertura ai cittadini L’inaugurazione avvenne in piena campagna elettorale tanto che si è temuto, sin da subito, che dopo il taglio del nastro l’area sarebbe stata abbandonata. Così, purtroppo, è accaduto e neanche un mese dopo il parco era già in condizioni pessime, distrutto dai vandali e dimenticato dalla politica.  Una situazione che, evidentemente, é rimasta tale. Un vero e proprio peccato per questo spazio di circa 22 ettari, che ospita un tratto dell’antica via Collatina, un laghetto, un percorso atletico con area bimbi e una (piccola) area cani.

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Gestione del verde

Molte zone di Roma, ormai, sono divenute una giungla, dal centro alle periferie, passando per le ville storiche. Un problema che, come spiegato dall’assessora Alfonsi, è dipeso da un bando realizzato dalla precedente amministrazione e che scadrà solo nel 2024. Questo, però, non giustifica, almeno agli occhi dei romani, l’erba alta che ricopre le panchine o, come nel caso del parco di Ponte di Nona, rende inavvicinabili le attrezzature per fare sport all’aperto.

Ponte di Nona

“Purtroppo, quello spazio verde non è di nostra competenza, il problema lo dovrebbe risolvere il Campidoglio – commenta, a RomaToday, l’assessore all’ambiente del Ii Municipio, Giovanni Raiola – conosco bene la situazione e posso confermare l’invivibilità del parco. Cose simili le vediamo anche in altre aree. Per questo, per il parco di via Cicola a Tor Bella Monaca, visto che il dipartimento fa fatica a fare manutenzione, stiamo preparando una richiesta per averlo in gestione anche se supera i 20 mila metri quadrati. In passato – ricorda Raiola – il presidente Franco, anche quando aveva la delega all’ambiente, aveva chiesto più volte al dipartimento di intervenire sull’area di Ponte di Nona”.

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