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Ponte di Nona Ponte di Nona / Viale Francesco Caltagirone

Pedaggio A24, con l’entrata in scena di Anas tornano gli appelli: "Gualtieri lo elimini"

L'obolo per i caselli dei quartieri Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini

“Il pedaggio nel tratto urbano della A24 deve essere eliminato”. È questo l’ennesimo appello che parte della periferia est della capitale per giungere direttamente sul tavolo del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Ad alzare la voce, questa volta, la Lista Calenda in Campidoglio con Dario Nanni, e Nicola Franco, il presidente del Municipio VI. Alla richiesta però si aggiunge un coro di voci di centinaia di migliaia di residenti romani che da Lunghezza a Settecamini, passando per Ponte di Nona, pagano un obolo per muoversi dentro Roma. A riportare l’argomento sul tavolo delle trattazioni è la recente decisione del governo Draghi di revocare la concessione a Autostrada dei Parchi, con il subentro di Anas entro dicembre 2023. 

La richiesta di eliminazione del pedaggio nel tratto urbano della A24 è, generalmente, un argomento cult delle campagne elettorali cittadine che tiene banco per i successivi mesi delle elezioni a patto che i colori partitici non siano allineati tra Comune e Governo. In questa occasione, invece, a riportare in auge l’argomento è stata la decisione del Consiglio dei ministri che ha revocato la concessione a Autostrada dei parchi. Una decisione che farà entrare in campo Anas entro dicembre 2023 e (almeno per ora) non sono previsti aumenti al casello.

A maggio scorso ci aveva pensato la Lega a ‘rinfrescare’ la memoria a Gualtieri che – durante la corsa al Campidoglio – aveva promesso agli abitanti della periferia romana (Corcolle e Settecamini) di eliminare il pagamento del pedaggio. Prima ancora il Partito democratico delle Torri aveva proposto un’app che rendesse gratuito il passaggio ai residenti, anche l’ex giunta Raggi, aveva avviato dialoghi con Strada dei parchi che si sono poi interrotti. Intanto, i romani continuano a pagare il casello nel ‘tronchetto urbano’. 

“Ad oggi i cittadini di Roma Est per andare e tornare a casa, in tempi decenti, sono obbligati ad utilizzare questo tratto urbano della A24, ricordo che proprio tra i punti fondamentali del programma dell’attuale amministrazione c’è “La Città dei 15 minuti”, e quindi quale miglior occasione per consentire ai cittadini di Roma Est di muoversi in tempi certi senza dover pagare l’ennesima tassa? Se così non fosse significherebbe che la città dei 15 minuti per i cittadini di Roma Est è a pagamento” ha commentato Nanni. Anche dal Municipio VI la richiesta: “Con la revoca delle concessioni, infatti, l’autostrada è ora gestione Anas, tornata dunque in mano pubblica, e possiamo riuscire a eliminare il casello di Ponte di Nona e Lunghezza. Per vincere, però, dobbiamo muoverci subito, prima della sottoscrizione di qualsiasi altra convenzione, così da mettere nero su bianco che i cittadini del Municipio VI delle Torri sono cittadini romani come gli altri” ha detto il minisindaco Nicola Franco. 

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