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Ponte di Nona Ponte di Nona / Via Marcello Candia

Papa Francesco torna nel VI municipio: domenica sarà a Villaggio Falcone

Nel pomeriggio di domenica 19 febbraio, Papa Francesco sarà in visita a Vecchia Ponte di Nona, ribattezzata Villaggio Falcone. Presidierà la messa e incontrerà giovani e malati

A poco più di due anni dall'ultima visita alle Torri (Tor Bella Monaca 8 marzo 2015), Papa Francesco torna nella periferia Est della città. Nel pomeriggio di domenica 19 febbraio il Santo Padre arriverà a Vecchia Ponte di Nona, ribattezzata Villaggio Falcone, intorno alle ore 16.00. Ad accogliere il Pontefice alcune rappresentanze del mondo ecclesiastico territoriale come il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare del settore Est, monsignor Giuseppe Marciante, il parroco don Francesco Rondinelli e il vicario parrocchiale don Luca Bazzani, il parroco prefetto don Joseph Alexander De Leon e altri sacerdoti della XVIII prefettura.

IL PROGRAMMA - Subito dopo l'arrivo del Santo Padre ci sarà un incontro con i bambini e i ragazzi del catechismo e il gruppo giovani del teatro parrocchiale. A seguire Papa Francesco incontrerà i malati con le famiglie e gli operatori del centro Caritas. Infine, il Pontefice presiederà la solenne concelebrazione eucaristica. Sarà il coro della parrocchia Santa Maria Josefa ad animare musicalmente la cerimonia. Tra i presenti, quattro parrocchiani avranno la possibilità di farsi confessare dal Papa.

IL PARROCO - "Ogni parroco sogna che la sua comunità riceva la visita del Santo Padre ma non ci avrei mai sperato, mi sembrava un desiderio impossibile da realizzare, tanto meno a pochi mesi dalla mia nomina" ha spiegato il parroco Francesco Rondinelli arrivato a Vecchia Ponte di Nona cinque mesi fa. Ha poi aggiunto: "Quando il cardinale mi ha chiamato, hanno iniziato a tremarmi le gambe e ho provato una gioia difficile da esprimere a parole". Altrettanto gioiosa la reazione della comunità parrocchiale che, alla notizia, ha impiegato qualche istante prima di assimilare l’annuncio di don Francesco. "Per qualche secondo mi hanno guardato ammutoliti - racconta - poi è esplosa la gioia. L’aspetto che più mi ha commosso è che tutti, anche chi ha qualche piccolo acciacco fisico, hanno offerto il loro aiuto per preparare un’accoglienza perfetta".

I PROGETTI - E' sempre don Francesco a spiegare: "Sono cresciuto negli oratori e so quanto siano importanti per la formazione di un adolescente. Vorrei poi organizzare dei corsi di teatro per giovani e adulti per renderli più partecipi e protagonisti. Abbiamo un teatro bellissimo, attrezzato al meglio, che può ospitare 200 persone, ma rimasto fino ad oggi inutilizzato". Infine il vanto della parrocchia è il centro Caritas dove una ventina di volontari in «modo encomiabile» distribuiscono pacchi viveri a oltre 200 famiglie per un totale di 600 persone. “Il tasso di povertà è molto alto nel quartiere - ha proseguito -non c’è lavoro e noi facciamo il possibile”.

Non è la prima volta che un Pontefice fa visita alla Parrocchia di Santa Maria Josefa. San Giovanni Paolo II incontrò questa comunità il 16 dicembre 2001: celebrò la Messa e donò alla parrocchia un prezioso crocifisso, oggi posto sull’altare, e una tela raffigurante “La Pietà”.

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