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Ponte di Nona Settecamini / Via di Salone

Tra roghi tossici e rifiuti, la richiesta del centrodestra: "Chiudiamo la baraccopoli di via di Salone"

Nicola Franco, consigliere FdI al Municipio Roma VI delle Torri presenta un ordine del giorno al prossimo consiglio: "Chiudiamo il campo di via di Salone

Mancanza di igiene, di sicurezza, costante presenza del fenomeno legato ai roghi tossici e sversamento di rifiuti. Sono queste le motivazioni che portano Nicola Franco, il consigliere di FdI del Municipio Roma VI delle Torri, già candidato presidente alle scorse elezioni nella coalizione di centrodestra, a presentare nei locali di viale Cambellotti un ordine del giorno per chiedere la chiusura della baraccopoli di via di Salone.

Un punto fermo anche del suo programma elettorale che adesso Franco vuole portare all'attenzione dei colleghi per chiedere che venga calendarizzato un consiglio straordinario sulla baraccopoli per votare poi la risoluzione che porti alla chiusura.

"La baraccopoli è stata aperta nel 1996 - spiega Nicola Franco - avrebbe dovuto essere un luogo di passaggio, di transizione, invece dopo 20 anni i rom sono ancora qui". E così, in un breve excursus dalla nascita della baraccopoli ad oggi il consigliere di FdI aggiunge: "Quando è stato aperto le condizioni erano migliori - specifica - c'era una guardiania, telecamere all'interno, chi entrava veniva controllato, oggi - prosegue - è lasciato tutto all'abbandono, è diventato terra di nessuno".

Da qui una serie di conseguenze. "Sono riuscito ad entrare all'interno del campo durante la campagna elettorale e ho potuto constatare la situazione di profondo degrado che c'è, dalle fognature fuoriescono liquami, i bambini sono abbandonati a loro stessi e oltretutto non frequentano le scuole come dovrebbero ma vengono portati al rovistaggio e all'accattonaggio, all'interno del campo poi anche episodi di violenza". Su questo punto aggiunge: "Qui convivono diverse etnìe che spesso entrano in collisione tra loro". Un altro aspetto che crea allarmismi è quello dei roghi tossici: "Qui bruciano qualunque cosa e i fumi nocivi raggiungono gli abitanti delle zone vicine, senza contare poi lo sversamento dei rifiuti, grave soprattutto perché proprio nei pressi c'è la zona dell'Acqua Vergine".

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