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Ponte di Nona Ponte di Nona / Via San Leo, 32

Lo sgombero della ‘fattoria abusiva’ accende la polemica. Astral: “Minisindaco senza argomenti”

Dopo la bonifica, l'area tornerà ad Astral per la costruzione dell'asse interquartiere

Sono giorni di polemiche dopo lo sgombero della ‘fattoria abusiva’ di via Romero tra i quartieri Colle degli Abeti e Ponte di Nona. Pomo della discordia la mancata pulizia dell’area e la conseguente presa in carico per il proseguimento dei lavori dell’asse inter-quartiere. Se da un lato c’è il minisindaco Nicola Franco che punta il dito contro Astral e Ama, dall’alto ci sono entrambe che spiegano le motivazioni del ‘ritardo’. 

Ripercorriamo i fatti. Lo sgombero della ‘fattoria abusiva’ in via Romero, nei pressi della scuola ‘Emma Castelnuovo’, è stato annunciato da Nicola Franco, con una data: il 1° febbraio, come di fatto è avvenuto. Nonostante l’area sia stata sgomberata non è stato effettuato l’intervento di bonifica in loco. In una nota Ama ha spiegato di essere intervenuta a bordo strada e che per la pulizia dello spazio è necessario un intervento extra Tari per il quale è in preparazione il preventivo

Intanto non si ferma la querelle tra Astral Spa e il presidente del Municipio: “A seguito del tavolo dell’osservatorio pubblico del 24 gennaio scorso presieduto dal vice prefetto, la dott.ssa Mascolo ha indicato come data di sgombero dell’area il primo febbraio 2022 e ha chiesto espressamente a tutte le parti interessate, Astral compresa, di essere presenti e di mettere in campo ogni azione necessaria ad attuare tale sgombero, nel rispetto delle proprie competenze” ha detto Nicola Franco. Per il minisindaco delle Torri, dunque, Astral non poteva non sapere che sarebbe avvenuto lo sgombero il primo febbraio. 

Ma l’ente regionale non ci sta: “Astral non ha mai ricevuto comunicazione da parte della prefettura di Roma né è stata invitata ad alcun tavolo tecnico. Astral, l’unica comunicazione ufficiale, l’ha ricevuta da parte della direzione del municipio il giorno 01.02.2022 con cui si comunicava l’avvio delle procedure di sgombero e si chiedeva di “provvedere a recintare e vigilare le aree di confine al completamento delle operazioni di pulizia” ha spiegato in una nota Antonio Mallamo, Amministratore Unico di Astral Spa.
 

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