La nuova via Liberti così non va: a Colle degli Abeti monta la rabbia
Verdicchio: "Si ribadisce l'esigenza di rivedere al più presto, e con l'ausilio di chi ci vive, quanto fatto sulla complanare di via Liberti a garanzia della sicurezza dei cittadini e della fruibilità razionale di quanto faticosamente ottenuto con tanti anni di ritardo"
Completata la complanare di via Liberti e disegnata la segnaletica orizzontale, nel quartiere Colle degli abeti, è già polemica. Aumento di strada da percorrere e passaggio su strade di cantiere 'pericolose'. E' questo il grido d'allarme del comitato di quartiere Colle degli Abeti, che si unisce al coro di dissenso che da ieri i residenti stanno manifestando. A segnaletica orizzontale conclusa, dall'incrocio tra via Oliboni e via Liberti, le frecce dell'obbligo sul manto stradale impongono di girare a sinistra su via Liberti, strada chiusa e a senso unico di marcia, prevedendo così un tratto di strada da percorrere nel senso inverso.
Per dimostrare l'inefficienza della segnaletica orizzontale e invitare chi di dovere a rivedere il percorso, il presidente del comitato, Federico Verdicchio ha sperimentato la percorrenza della strada facendo un paragone con la viabilità del quartiere prima che i lavori fossero ultimati.
PRE SEGNALETICA - Da via Oliboni si svoltava a sinistra su via Liberti, percorrendo 50 o 100 metri di strada grezza, piena di buche e con tombini rialzati e per raggiungere le abitazioni, in particolare i civici 115 e 141;
POST-SEGNALETICA - Da via Oliboni obbligo di svolta a destra su via Liberti, asfalto nuovo, dritto per 200 metri, obbligo di svolta a sinistra su via De Lorenzo, PdZ Castelverde B4, 150 metri di strada grezza, piena di buche e con tombini rialzati, proseguimento su via Turoldo (PdZ Castelverde B4, 300 metri di strada grezza, piena di buche e con tombini rialzati), reimmissione su via Liberti proprio di fronte a via Oliboni, diritto per 300 metri, passando di fronte all'ingresso dei box, e proseguimento su un tratto di via D'Amato, PdZ Castelverde B4, 200 metri di strada grezza, piena di buche e con tombini rialzati, con inversione per riprendere via Liberti e raggiungere dopo ulteriori 200/250 metri i civici 115 e 141.
"Oltre al considerevole aumento di percorrenza, oltre 1000 metri contro i vecchi 50/100, l'aspetto più grave, a mio avviso, è che la segnatetica 'costringe' i cittadini ad utilizzare proprio quelle strade di cantiere pericolose e incomplete, prima solo 50/100 metri, ora ben 650 metri circa, che stando a quando ci dicono durante i vari incontri con l'assessorato, non possono essere completate per mancanza di fondi" - dichiara Federico Verdicchio, presidente del comitato di quartiere.
"Per tali motivi si ribadisce l'esigenza di rivedere al più presto, e con l'ausilio di chi ci vive, quanto fatto sulla complanare di via Liberti a garanzia della sicurezza dei cittadini e della fruibilità razionale di quanto faticosamente ottenuto con tanti anni di ritardo" - conclude Verdicchio.