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Ponte di Nona Tor Sapienza / Via Collatina

Dal blitz di una settimana fa ai roghi tossici: è di nuovo emergenza in via di Salone

Fiamme alla spazzatura davanti al campo rom, cittadini esasperati a Ponte di Nona. Il comitato di quartiere: "Occorre presidio fisso della polizia locale"

Dalle operazioni in pompa magna per liberare dai rifiuti il campo rom ad una lunghissima notte scandita dalle fiamme, dalle segnalazioni ai vigili del fuoco, dalla mobilitazione dei cittadini esasperati sui social network che intendono denunciare lo stato di degrado in cui versa il quartiere. A Ponte di Nona tornano i roghi appiccati a pochi metri dal campo rom. E per molti la notte appena trascorsa ha il sapore di beffa. A circa una settimana dall’intervento interforze per liberare dai cumuli di rifiuti via di Salone, infatti, l’aria torna ad essere irrespirabile sul versante sud-est della città a causa delle fiamme appiccate ai cumuli di spazzatura. A poco dunque sembra essere servito il blitz per liberare il campo dalla spazzatura e dare il via al censimento. I controlli, denuncia il comitato di quartiere, continuano a mancare.

Il calvario dei cittadini costretti a vivere a contatto coi fumi al veleno sembra dunque non finire mai. “Se ci fosse stato un presidio fisso della Municipale" commenta all’indomani del rogo il presidente del comitato di quartiere Nuova Ponte di Nona, Bruno Foresti, "non avrebbero potuto accumulare nuovi rifiuti addirittura all'entrata del campo e accenderli indisturbati". "Le istituzioni, tutte, non sono in grado di gestire un campo rom ed evitare che si commettano azioni criminali a danno della nostra salute - attacca - Chiediamo un presidio fisso, come peraltro è previsto dalla regolamentazione di questi campi che, evidentemente, non è rispettata”.

Telefonate alla sala operativa dei vigili del fuoco, alla polizia locale, segnalazioni inoltrate fino a notte fonda per quei roghi che hanno inquinato l’aria fino a renderla irrespirabile. Le fiamme sono state appiccate in una piazzola a ridosso di una delle vie chiuse durante l’intervento della polizia municipale per scongiurare roghi e sversamenti illeciti. Un intervento inutile, denunciano i cittadini inviperiti: “La bonifica, il censimento e la chiusura della strada devono essere solo l'inizio dell'attività. Se non segue l'insediamento della postazione fissa, così come previsto dal regolamento dei campi autorizzati, la situazione degenera rapidamente e il lavoro svolto fino ad ora risulta inefficiente e comporta solo una inutile spesa” afferma Francesco Ortolani.

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