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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ponte di Nona Ponte di Nona / Via Don Primo Mazzolari

Colle degli Abeti: grave situazione di stallo per l’“asse interquartiere”

Venerdì scorso si è svolta un'assemblea per parlare del collegamento stradale tra via Mazzolari e via Ponte di Nona. "Il consorzio e la ditta costruttrice sono economicamente allo stremo", spiega Federico Verdicchio

Grave situazione di stallo per il collegamento stradale tra via Mazzolari e via Ponte di Nona: venerdì scorso si è svolta un’assemblea nel  cantiere della ditta incaricata di ultimare l'”asse interquartiere”, costruito solo  per metà. I lavori infatti sono fermi da mesi per mancanza fondi. Eppure l’opera rappresenta un servizio fondamentale per  quartieri come Ponte di Nona, Colle degli Abeti, Villaggio Falcone e Villaggio Prenestino. I fondi ci sono (1,7 milioni di euro), ma la pratica è ferma al Comune di Roma.

“Il collegamento stradale tra via Mazzolari e via Ponte di Nona, denominato “asse interquartiere”, consentirebbe di bypassare la congestionatissima via Prenestina  in direzione via Collatina-A24 e viceversa – spiega in una nota Federico Verdicchio, presidente del comitato di quartiere “Colle degli Abeti”–. Quest'opera, che, con varie vicissitudini risale addirittura alla fine degli anni 80, ha finalmente visto l'inizio della sua realizzazione nel 2011, ma non riesce a vedere la sua conclusione perché da mesi i lavori sono praticamente fermi a causa della mancata approvazione in Giunta comunale della delibera predisposta dal Dipartimento Urbanistica e non riesce a superare l'esame preventivo del Segretariato Generale, venendo quindi puntualmente rispedita al mittente per correzioni. Il tutto nonostante i soldi necessari ad ultimare i lavori, 1,5 milioni di euro + Iva,  siano già disponibili”.

CONSORZIO E DITTA ECONOMICAMENTE ALLO STREMO – “Nel frattempo migliaia di cittadini sono costretti ad utilizzare ancora via Mejo de Gnente (ora via Saliola) – prosegue Verdicchio –, il consorzio e la ditta costruttrice sono economicamente allo stremo e decine di lavoratori, molti dei quali già in cassa integrazione, rischiano seriamente il licenziamento. Niente male per una delle poche, se non l'unica, opera interamente pubblica sul territorio, che dal 2005 è stata ricompresa nelle opere di primaria importanza ricadenti nei poteri straordinari del sindaco, proprio per rispondere al previsto e straordinario sviluppo urbanistico della zona. Nell'incontro tenutosi venerdì 28 marzo in cantiere, alla presenza  dei sindacati (Fillea Cgil) e del comitato di quartiere, il direttore dei lavori e i responsabile della ditta esecutrice hanno ribadito che lo sblocco immediato della procedura consentirebbe di sfruttare il periodo meno piovoso e di avere l'opera ultimata e a disposizione della comunità entro pochi mesi, ma hanno anche lanciato un grido di aiuto alle istituzioni ed ai cittadini affinché non vada perduto il lavoro già fatto, costato alla collettività già diversi milioni di euro che sarebbero veramente sprecati e non vengano messe sul lastrico imprese e maestranze dall'alta professionalità per assurdi rimpalli burocratici dal sapore tanto italiano. Senza contare che senza questa strada Telecom non porterà l'Adsl a Ponte di Nona e che quest'opera è solo una piccola porzione del vero asse interquartiere, che ricomprende anche il tratto via Mazzolari- via Fosso dell'Osa  e tutta la famosa via Liberti fino alla A24. Se questi sono i presupposti, quanti decenni passeranno per vedere l'intera opera ultimata?”.

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