Villaggio Falcone: in via Luthuli l’albero dell’immondizia
Un giovane albero di fico riempito di sacchi d'immondizia e cassette della frutta segna l'elevato grado d'inciviltà di alcuni cittadini nella vecchia Ponte di Nona
Dall’albero della cuccagna a quello dei soldi, passando per quelli da frutta a quello delle monete con il quale il Gatto e la Volpe volevano rubare il 'soldino' del povero Pinocchio. Tante volte gli alberi hanno fatto parte della vita fiabesca o reale delle persone, ma quasi sempre rimanendo associati a sensazioni di abbondanza o buona sorte (se si escludono le varie foreste spettrali con le quali i personaggi delle storie di fantasia dovevano cimentarsi secondo il classico schema della Morfologia della Fiaba del semiotico russo Vladimir Propp). Accostamento positivo che nel caso di Villaggio Falcone si sposta su tutt’altra sensazione data dallo sdegno e dall’incredulità. Basta infatti transitare per via Alberto Luthuli per scoprire quello che può essere definito come l’albero dell’immondizia.
L’ALBERO DELL’IMMONDIZIA: Cresciuto nell’angolo di un piccolo parcheggio di via Alberto Luthuli (dove risulta anche rubato il solito tombino) l’albero dell’immondizia di Ponte di Nona Vecchia è nient’altro che un giovane fico, voglioso di crescere nell’area verde a ridosso della strada. Un albero che ad una prima occhiata presenta subito un’anomalia, rappresentata dal luccichio dato
da un elemento che non dovrebbe appartenergli, un sacco di plastica. Uno strano frutto che ad un’occhiata più approfondita risulta ‘innestato’ assieme ad altri suoi simili. Cassette di legno e di plastica (tipiche della frutta), ma anche scatoloni e buste ricolme d’immondizia. Questo quanto occultato tra i rami del giovane fico che nonostante lo scempio continua a crescere. Magari nella speranza di far crescere dei fichi e non dell’immondizia.
