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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ponte di Nona Ponte di Nona / Via delle Cerquete

Colle degli Abeti: Action lascia le palazzine occupate a via delle Cerquete

La notizia è stata annunciata ieri su Facebook da Paolo Armillotta, che ha precisato: "C'è un'enorme differenza tra via delle Cerquete e via Cerruti: entrambi i palazzi vuoti, ma onesti cittadini da una parte e Caltagirone dall'altra"

“Il Popolo di Ponte di Nona (dopo 22 giorni di occupazione) lascia le palazzine di via delle Cerquete”: inizia così il comunicato di Paolo Armillotta, rappresentante del movimento “Action”, che ieri pomeriggio ha annunciato la decisione di abbandonare i 32 appartamenti di Colle degli Abeti.
“Le famiglie saranno ospitate nelle altre occupazioni – si legge nella nota di Armillotta, pubblicata sul gruppo Facebook del presidente del Municipio, Marco Scipioni –. Lasciamo dopo aver incontrato alcuni cittadini che hanno prenotato quegli appartamenti insieme ai rappresentanti della cooperativa e all'assessore all' Urbanistica del Comune di Roma: da tale incontro abbiamo avuto rassicurazioni da parte del assessorato che avrebbe vigilato sulle sorti di queste palazzine, della cooperativa e delle famiglie. Vorrei ricordare che queste sfortunate famiglie hanno prenotato questi appartamenti dal lontano 2004 e per motivi burocratici (e non solo) non hanno visto concretizzarsi il loro sogno di entrare nelle loro case(pur avendone diritto).

L'assessorato ci ha assicurato che farà dei tavoli specifici con le varie cooperative interessate all' edilizia agevolata (167) per velocizzare e dove necessario controllare. La nostra occupazione è servita a far parlare di questa assurdità. Case costruite con finanziamenti pubblici e lavori bloccati per anni, cittadini che aspettano e l’emergenza che aumenta. Vorrei comunque far vedere a tutti l'enorme differenza tra via delle Cerquete e via Cerruti: entrambi i palazzi  vuoti, ma con storie e proprietari diversi. Onesti cittadini da una parte (con istituzioni e politica spesso assenti e indifferenti ) e Caltagirone dall'altra con un palazzo che è e resta l'emblema dell' invenduto. Mai più case senza gente e gente senza casa. Ci riprenderemo la città”.

I COMMENTI DEI RESIDENTI DI PONTE DI NONA – Il comunicato di Armillotta è stato accolto su Facebook tra critiche e riflessioni.

A.C.: “E i danni chi li paga? Vorresti darci ad intendere che vi dobbiamo pure ringraziare? Avete occupato e dopo che vi siete resi conto che avevate preso una toppa, avete tirato fuori la storia che lo facevate per far parlare della situazione della mancata urbanizzazione. Mica scendiamo dalle montagne di sapone 
Paolo Armillotta: “Non ci sono danni: sappiamo occupare senza rompere niente, non vogliamo essere ringraziati, avete aspettato quasi 10 anni e ci dispiace. Ora l'assessorato del Comune controllerà. 
P.M.: “ Davvero vuoi far credere che grazie alla vostra illegalità aiutate? È arrivato Robin Hood! Qui però state rubando ai poveri per dare ai poveri”.
C.D.A.: “Mi meraviglia come vi fidiate delle rassicurazioni dell'amministrazione. Avete lasciate le palazzine sulla base di una semplice promessa? Un'alta riflessione: come sai bene, c'è una enorme “similarità” tra via delle Cerquete e Via Cerruti. In entrambi i casi ci sono dei danni ai cittadini che a causa delle vostre battaglie vengono colpiti nei propri risparmi. Sai anche che ci sono 10 persone che hanno già prenotato (pagando) a via Cerruti.
M.D.T.: “Il ‘mercato’ della occupazioni è sulla pagine dei giornali come sinonimo di violenza e di sopraffazione nel nome della legge della giungla. Il diritto alla casa, per chi ne ha diritto, è diventato il “delitto” alla casa, oltre la disperazione, il reato, e lo sfregio di calpestare i diritti degli altri. Nelle due occupazioni di Cerruti e Abeti non avete chiesto niente a nessuno. Nessun confronto con i residenti, avete “preso” dove vi è parso lecito, con la stessa arroganza e violenza degli squadristi dei tempi che furono. Avete messo le mani nelle tasche degli altri cittadini in nome di non si sa che! Invece di dirigere la giusta rabbia contro i potenti di turno, vi vestite di belle parole, ma mangiate alla stessa loro tavola. Alla faccia degli onesti . Occupare case è un reato , diritto alla casa per chi ne ha diritto”.
G.S.: “Io un vero lavoro non l'ho mai trovato e mio marito lo ha perso e non per questo sono andata ad occupare una casa che non è mia”.
M.S.: ”Ma se nonostante i tuoi problemi non sei andata ad occupare una casa forse vuol dire che nonostante tutto tu una casa la hai per cui rispetto ai disperati che occupano hai sicuramente un problema di meno e non è poco poter dormire in un posto caldo invece che in una macchina con due bambini, come molti di quelli che voi chiamate delinquenti sono costretti a fare. Voi al loro posto fareste morire i vostri figli di freddo e di fame per essere ligi alle regole?” Ma che stupido sono io che non capisco che chi ha un lavoro una busta paga con cui chiedere un mutuo, che chi a mamma e papà che gli comprano casa o l'hanno lasciata loro in eredità che chi ha la possibilità di comprarsi una casa con enormi sacrifici può permettersi anche di sputare addosso a chi non ha la loro stessa possibilità riempendosi la bocca con la parola legalità poi commettere anche loro delle illegalità senza essere per questo chiamato delinquente”.
G.S.: “in questo paese del cavolo è meglio essere un occupante illegale: hai meno problemi dei fessi che pagano le tasse: sono più tutelati loro che noi”.
A.C.:”M.S., tutto ciò che dici non giustifica l occupazione di 32 appartamenti privati di via delle Cerquete”.
M.D: “Ciao M.S., le persone che guadagnano poco come dici tu non possono permettersi mercedes, parabola, climatizzatori ed ogni altro bene superfluo. Io personalmente dubito del fatto che siano bisognosi”.

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