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Ponte di Nona Ponte di Nona / Via delle Cerquete

Dai bidet ai termosifoni, oltre 300.000 euro di danni nell'occupazione di via delle Cerquete‏

Una stima che arriva dopo un sopralluogo in unae delle due palazzine "prese in ostaggio" da Action. "Apportati volontariamente danni alla struttura", scrivono gli acquirenti degli appartamenti e i cittadini di via Cerruti

Videocitofoni e bidet asportati, quadri elettrici danneggiati, termosifoni mancanti e imbrattamento dei muri interni: sono solo alcuni dei danni subiti da una delle due palazzine occupate a via delle Cerquete da Action a ottobre e liberate all’inizio di questo mese, che ammonterebbero ad oltre 300.000 euro per entrambi gli edifici. La Società Cooperativa Edilizia a.r.l Delle Statue e l’impresa appaltatrice, Icev Srl, hanno effettuato, lo scorso 4 novembre, un sopralluogo all’interno dei 16 appartamenti: il presidente della cooperativa, pochi giorni fa, nel corso di un’assemblea, ha elencato ai soci-acquirenti tutti i danni procurati da quella che Action aveva definito “un’occupazione simbolica”.

IL COMUNICATO: "VERGOGNOSE RAZZIE BARBARICHE FATTE DIETRO LA MASCHERA DELL’EMERGENZA ABITATIVA"-  Oggi pomeriggio è stata diramata una nota congiunta degli acquirenti delle palazzine di Castelverde b4 e dei cittadini di via Cerruti.

"La rabbia dei legittimi proprietari delle palazzine occupate a Castelverde b4, dopo la liberazione degli appartamenti da parte di Action, si fa ancora più grande – si legge nel comunicato –: il presidente della cooperativa che ha costruito le palazzine ha portato a conoscenza i soci-acquirenti degli ingenti danni procurati dagli occupanti. La settimana scorsa, infatti, è stata indetta una assemblea con i legittimi acquirenti di una delle due palazzine, in cui è stato descritto lo stato degli appartamenti successivo all’occupazione. Il documento emerso è semplicemente vergognoso perché testimonia come siano stati apportati volontariamente dei danni alla struttura. Nel documento si legge dell’asportazione di un numero elevato di termosifoni, di videocitofoni, di contatori dell’acqua, di porte scrigno,  di gabinetti, di centraline e tubature e di molte altre cose testimoniate da chi ha effettuato il sopralluogo.  Per non parlare dei muri e di varie parti degli appartamenti imbrattati, danneggiati o lesionati. I danni relativi ad entrambe le palazzine occupate si aggirano, secondo una stima approssimativa, ad oltre 300mila euro. Action ufficialmente ha sempre dichiarato che quella occupazione era stata fatta nell’interesse dei legittimi proprietari, al fine di sollecitare l’Amministrazione a creare le condizioni affinché i cittadini potessero utilizzare le proprie abitazioni. Addirittura, nel comunicato diramato da Action, il giorno in cui ha abbandonato le palazzine, riferendosi all’incontro avuto con l’assessore alle periferie, si legge: ‘Da tale incontro abbiamo avuto rassicurazioni da parte dell’assessorato che avrebbe vigilato sulle sorti di queste palazzine’. E poi Armillotta, responsabile di Action a Ponte di Nona, continuando il comunicato, ha affermato: ‘Vorrei ricordare che queste sfortunate famiglie (riferendosi ai soci acquirenti delle palazzine n.d.r.) hanno prenotato questi appartamenti dal lontano 2004 e per motivi burocratici (e non solo) non hanno visto concretizzarsi il loro sogno di entrare nelle loro case(pur avendone diritto’. Si resta basiti di fronte alla ‘schizofrenia’ o alla falsità delle affermazioni di Action, che da una parte dichiarava di proteggere gli acquirenti, mentre dall’altra rubava e danneggiava la palazzina costruita e pagata dagli stessi soci della cooperativa. Abbiamo assistito a delle vergognose razzie barbariche fatte dietro la maschera dell’emergenza abitativa e con la scusa della falsa battaglia a favore dei cittadini acquirenti della palazzina. Questo accade quando un gruppo di persone si erge a ‘paladini della giustizia’ e si arroga il diritto di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato, andando contro la legge con il silenzio delle istituzioni e della forza dell’ordine. Ci chiediamo: ‘Dove sono le cose rubate?’. Molti cittadini hanno testimoniato di aver visto arrivare  materiale nella palazzina occupata a via Cerruti nello stesso periodo in cui la stessa Action abbandonava le palazzine di Castelverde b4. Ci chiediamo altresì: chi ripagherà dei danni i soci della cooperativa che da anni hanno investito e aspettato quegli appartamenti? E soprattutto ci chiediamo: ‘Dov’è la legge e dov’è questa amministrazione?’. Gli abitanti di Nuova Ponte di Nona e di Colle degli Abeti, ancora una volta, sdegnano le azioni che Action sta facendo nel nostro quartiere e chiediamo che una volta per tutte sia eliminata questa piaga nei nostri quartieri. Gli stessi malfattori che hanno occupato a Colle degli Abeti tutt’ora stanno occupando lo stabile a Via Cerruti nel quartiere di Nuova Ponte di Nona. Sarebbe facile trovare i materiali e i colpevoli di queste razzie. Ma purtroppo a Via Cerruti non c’è ancora né l’Amministrazione comunale né lo Stato”.

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