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Derby, Paparelli: “Allo stadio 'armati' di sciarpe e cappelli”

Il consigliere Udc in VIII Municipio figlio del tifoso ucciso in una stracittadina contro la violenza negli stadi

La violenza con lo sport non c’entra nulla, questo voglio far capire ai giovani. Il mio slogan è 'andate allo stadio armati di sciarpe e di bandiere'. Domenica vivete la partita con sportività". E' l'appello in vista del derby di domenica, di Gabriele Paparelli, figlio del Vincenzo Paparelli, tifoso laziale morto il 28 ottobre 1979, proprio in occasione di un'altra stracittadina con la Roma.

ANNIVERSARIO SANDRI - Domenica è anche il quinto anniversario della morte di Gabriele Sandri, altro supporter biancoceleste, ucciso da un agente di polizia in una stazione di servizio. "Innanzitutto vorrei mettere in primo piano il ricordo di Gabriele - dichiara il consigliere Udc in VIII Municipio ai microfoni di Lazio Style Radio -, un fatto rimasto nei cuori di tutti noi laziali. Mi auguro che questo possa dare al derby un’impronta diversa". "Su mio padre il discorso è che purtroppo la mamma dell’imbecille è sempre incinta - rileva -. Appena un mese fa avevo fatto cancellare un’altra scritta. Ormai convivo da 30 anni con questi insulti, mi confortano miliardi di messaggi di solidarietà anche di romanisti".

TIFOSERIE CRESCIUTE  - "Le tifoserie - ha concluso Paparelli - sono cresciute e forse il gesto di questi pochi non andrebbe evidenziato, ma chi scrive queste cose dovrebbe informarsi che dietro quel cognome c’é una famiglia che continua a soffrire". (Ansa)

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