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Torri Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

Mastrantonio: “In VI serve una riforma delle politiche sociali”

L'intervista al consigliere Sel: "La nuova maggioranza e la Giunta non hanno la forza per affrontare tutte le problematiche del Municipio"

Politiche sociali, urbanistica e mobilità: il consigliere Roberto Mastrantonio (Sel) ha le idee chiare sulle priorità del territorio. “Con la composizione della nuova Giunta si è persa una grande occasione di rinnovamento”, precisa l’ex candidato alla presidenza.

Come è partita la sua consiliatura in VI Municipio?

Male. Solitamente un presidente di un Municipio dovrebbe iniziare il suo lavoro in un periodo di relativa tranquillità, malgrado le problematiche per la composizione della Giunta. Invece siamo già ad una resa dei conti interna alla maggioranza, che è alquanto composita. 
Dopo l’elezione, il nostro presidente aveva in mano una possibilità di cambiamento. Invece Scipioni ha scelto come assessori personaggi con storie politiche radicate nel territorio e pseudo-novità, che hanno alle spalle una militanza politica non chiara, segnata da passaggi partitici.

Scipioni ha dichiarato che i voti e gli equilibri politici hanno avuto un peso consistente nella formazione della Giunta. Si è persa così una grande occasione di rinnovamento. Inoltre è evidente l’assenza di un vero programma: il presidente ha elaborato due paginette in cui mancano punti fondamentali, come politiche sociali e urbanistica. In merito a quest'ultimo tema, si tratta di una grave carenza, considerato che sul nostro territorio pioveranno 15 milioni di nuovi metri cubi. 

La nuova maggioranza e la Giunta non hanno la forza per affrontare tutte le problematiche del territorio. Ovviamente spero di essere smentito con i fatti.

Il Municipio è caratterizzato da numerose difficoltà socio-economiche: famiglie fragili, emergenze abitative, liste di attesa interminabili, carenze nell'assistenza domiciliare e scolastica. Quali interventi sono più urgenti?

C’è bisogno di autonomia finanziaria, di cancellare la legge 355 del 2012 sulla riorganizzazione dei servizi di assistenza domiciliare per persone anziane, disabili e minori e di pensare ad una riforma delle politiche sociali, superando la logica assistenziale e domiciliare attraverso un ampliamento dei centri diurni e dei progetti di formazione, oltre alla possibilità di costituire cooperative sociali di tipo B che rispondano alle esigenze del mondo del lavoro a favore di ragazzi e portatori di handicap.

Un progetto utile anche per il mantenimento del decoro urbano. In campagna elettorale, il presidente eletto aveva ripreso alcuni punti programmatici portati avanti dal sottoscritto nel corso delle primarie, che però oggi non ritrovo nella sua agenda politica.

Parlando di assistenza, non si è intervenuto nel sistema del numero di ore dedicate ai disabili: siamo ai livelli di 5-6 anni fa. Purtroppo non sembrano essere in cantiere interventi importanti. Nel nuovo programma esiste un piccolo accenno alle barriere architettoniche: un tema che andrebbe ripreso attraverso un tavolo con l’Assessorato competente del Comune di Roma, l’Ater e la Romeo, anche per favorire gli interventi di manutenzione all’interno dei palazzi e per chiedere maggiori risorse al Campidoglio. 

Proprio in riferimento alle barriere architettoniche, il Comune potrebbe chiedere all’Amministrazione centrale di poter derogare per 1 o 2 anni al patto di stabilità. 

La questione della mobilità rappresenta una delle questione più dibattute in questi giorni. L'apertura della Metro C è slittata a giugno 2014.

Un ritardo gravissimo. La cifra per la realizzazione di questa opera è lievitata da 1 miliardo a 3 miliardi di euro: il progetto di budget è pertanto incrementato del 200 percento. Si tratta del più grande appalto esistente attualmente in Unione Europea. Sarebbe ancora più assurdo se nel 2014 si concretizzasse solo l’attivazione del tratto fino a via Palmiro Togliatti: la Metro C deve essere aperta fino a San Giovanni.

Serve un programma alternativo al trasporto su gomma, soprattutto nella periferia. Penso ad un collegamento con filobus alla stazione Fs di Colle Mattia, passando per Torre Angela e Tor Vergata o a un prolungamento della Metro C fino a Tor Vergata.

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