rotate-mobile
Torri

Elezioni VI (ex VIII): Daniele Lopolito deluso per la sconfitta

Il candidato presidente di Forza Nuova fermo all’1,07% commenta i risultati di queste elezioni

Sicuramente tra tutti i candidati presidente al VI Municipio (ex 8) è stato il più agguerrito e attivo sul territorio, ma il risultato parla chiaro e la sconfitta è netta. È andata male e lo ammette anche lui, Daniele Lopolito, giovanissimo candidato presidente (il più giovane) di Forza Nuova.

Il dato ufficiale parla di 923 voti che corrispondono all’ 1,07%, percentuale che non lascia spazio a possibili considerazioni.

“Credevamo in questi anni di duro lavoro di esserci veramente meritati di andare lì, dentro quella sala, e ripulire tutto il marciume esistente e iniziare la rivoluzione di idee, iniziative, azioni – è il primo commento a caldo di Lopolito che continua - Lo pensavamo dopo che per 7 anni siamo stati l’unico movimento che si muoveva nel territorio.  Gli altri, i gazebi, li mettevano qualche mese prima delle elezioni, con la scusa di qualche petizione popolare per raccogliere firme, usate poi per presentare le numerose liste civiche che avrebbero appoggiato i candidati presidenti dei grandi partiti”.

Sulle liste civiche Lopolito va giù duro:” Le liste civiche sono stati il nodo più importante che mi hanno portato a una riflessione. Nel nostro municipio si sono presentati quasi 700 candidati! 700 persone che hanno deciso di provare l’esperienza politica. Ma dove stavano queste 700 persone durante tutti questi anni? Dove stavano quando è uscito lo scandalo rimborsi dei consiglieri del municipio? Dove stavano quando sono stati chiusi molti parchi della zona? Dove stavano quando hanno tolto il servizio di accompagnamento agli anziani? Dove stavano quando c’era da assistere ai consigli? Dove stavano quando c’era da aiutare la gente bisognosa dei nostri quartieri?”.


“Il 95% di questi 700 candidati si è svegliata un mese prima delle elezioni. I volponi della politica sanno bene come funziona la tornata elettorale con le preferenze. Far candidare più gente possibile, in modo che essi prendano i voti di amici, parenti, conoscenti. Non importa se hanno idee di destra o di sinistra, basta che portano voti – prosegue Lopolito – La cosa che non posso proprio accettare, però, è aver preso meno voti di una lista come quella di Legittima Difesa Fiscale, anche loro usciti magicamente 20 giorni prima delle elezioni. Abbiamo preso meno di liste civetta, chiamate così perché sono nate con l’intento di portare in errore i votanti o di prendere i loro voti tramite nomi populisti (esempio la lista ‘grillini’ , ‘Forza Roma’, ‘Dimezziamo lo stipendio ai politici’).”


È amareggiato Daniele Lopolito che conlude:” Questa è l’umiliazione per chi per 7 anni ha versato tanto sudore, soldi, ha dimezzato il suo tempo libero per donarlo alla comunità, e in solo 20 giorni qualcuno dal nulla prende di più, senza avere un programma, senza aver fatto qualcosa.  Fieramente possiamo dirlo di essere stati gli unici ad aver scritto un programma (che si possa chiamare così). Quel programma, quelle idee, quelle azioni, quelle soluzioni rimarranno lì, mentre i burattinai brinderanno per essere riusciti a fregarvi per l’ennesima volta".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni VI (ex VIII): Daniele Lopolito deluso per la sconfitta

RomaToday è in caricamento