“Sono consapevole della necessità di chiudere Malagrotta che ha ormai esaurito il suo compito. Ma allo stesso tempo penso che la scelta dei siti di Riano e Corcolle sia la peggiore in assoluto sia nel merito, sia nel metodo che ha tagliato fuori ogni forma di confronto con i cittadini e il territorio”, lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo regionale della Lista civica cittadini/e intervenendo in aula al dibatto straordinario sui rifiuti in Consiglio Regionale.

MOTIVI DEL NO: “Il sito di Riano - prosegue Celli nella sua nota - è allo stesso tempo troppo vicino all’abitato (700 metri) e troppo lontano da Roma, col conseguente aumento dei costi e dell’inquinamento del trasporto su gomma. A Corcolle siamo invece in presenza di una zona ricca dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, con reperti archeologici di pregio e soprattutto la presenza di una falda di acqua termo-minerale sulfureo-ferrosa che affiora in superficie al fosso di Pantanello. Le dimensioni di entrambi i siti, poi, sono troppo ridotte per reggere 36 mesi. Perfino se in discarica verrà effettivamente conferito solo il rifiuto trattato come prevede il progetto commissariale”

SOLUZIONI POSSIBILI: “Da sempre sostengo che la logica delle discariche deve essere superata con la riduzione a monte della produzione di rifiuti attraverso il potenziamento del fondo per la differenziata, la messa in regime degli impianti di preselezione e trattamento, il potenziamento delle isole ecologiche e la realizzazione dell’impiantistica necessaria  a smaltire tutto il CDR prodotto. Interventi virtuosi - ha concluso il capogruppo della Lista Civica - che oltre alla volontà delle istituzioni richiedono tempo per essere realizzati. Mentre per l’esigenza immediata propongo la realizzazione di una discarica pubblica -(temporanea e destinata ad accogliere solo il trattato) da individuare in un sito che non presenti le criticità riscontrate nei sette siti indicati dallo studio preliminare della Regione”.