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Venerdì, 19 Aprile 2024
Castelverde Torre Angela / Viale Duilio Cambellotti

L'ufficio anagrafico di San Vittorino chiude: 25 km per fare un certificato

Fabrizio Santori, consigliere regionale: "Il sindaco marziano forse non si rende conto che i residenti di San Vittorino dovranno percorrere oltre 25 km per poter fare un certificato"

"Una decisione scellerata" l'ha definita Santori. La chiusura dell'ufficio anagrafico di San Vittorino che avrà come conseguenza la percorrenza di 25 km per raggiungere quello di via Cambellotti, per il consigliere regionale Fabrizio Santori, non è giustificabile, soprattutto tenendo in considerazione i 'numeri' registrati fino al 15 settembre dall'ufficio stesso. Così, sottolinea Santori "Le periferie saranno sempre più penealizzate".

“Il sindaco marziano forse non si rende conto che i residenti di San Vittorino dovranno percorrere oltre 25 km per poter fare un certificato", commenta e in riferimento ai disagi che la chiusura comporterà sulla vita cittadina spiega: "La sede anagrafica di San Vittorino infatti è stata chiusa a luglio per motivi di natura tecnico-logistica non meglio specificati e i residenti di questo quadrante, illusi da una riapertura a settembre, saranno quindi costretti a recarsi definitivamente presso la sede di Via Duilio Cambellotti a Tor Bella Monaca". Immediato dunque l'attacco al primo cittadino di Roma: "Evidentemente Marino non si rende conto cosa significhi vivere nelle periferie di questa città e ciò che sconvolge è il silenzio colpevole del PD e del Municipio VI”, dichiara Santori. 
 
E sull'operato della sede, Santori fornisce alcuni dati: “La sede anagrafica di Via San Vittorino ha erogato fino ad oggi servizi quali certificati a vista e differiti, carte d’identità, legalizzazione di fotografie, dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà e autentiche". Su tutti, qualche numero: "In particolare, i numeri registrati dall’ufficio non sembrerebbero affatto giustificare una decisione che riteniamo scellerata: nel mese di maggio si sono registrate 390 carte d’identità, 225 certificati, 155 atti notori, dati simili a quelli di giugno dove le carte d’identità rilasciate alla cittadinanza sono state 324, 210 i certificati e 130 gli atti notori e a quelli di luglio, stando ai dati fino al 15 del mese, con 211 carte d’identità, 140 certificati e 90 atti notori".

Non si è trattato dunque di una chiusura estiva, come spiega ancora Santori: "Una sede che quindi produce servizi e che doveva restare chiusa soltanto per il periodo estivo ma che di fatto da oggi ha visto formalizzare da parte di Roma Capitale la propria definitiva chiusura”, prosegue Santori.
Sulle possibili conseguenze, il consigliere regionale prosegue: “Un presidio dell’smministrazione che viene quindi meno e che di fatto lascia un immobile alla mercè, in balia dell’abbandono e dell’incuria. Speriamo non risulti il solito assist di questo centrosinistra ai centri sociali per favorire occupazioni abusive o altre forme di illegalità da parte di nomadi e senza fissa dimora. La speranza è che, dopo il danno, San Vittorino non subisca anche una tremenda beffa”.
 

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