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Castelverde Ponte di Nona / Via Madre Teresa Napoli

Castelverde B4: agli inquilini viene chiesto di pagare 65mila euro per occupazione senza titolo

Il giudice fallimentare ha emesso la prima ingiunzione di pagamento agli inquilini delle case del piano di zona Castelverde B4. La somma è pari a 65 mila euro

Tutto faceva pensare ad un lieto fine, invece, per i residenti di via Madre Teresa Napoli del piano di zona Castlverde B4, l'odissea non è ancora finita. Nella giornata di martedì 27 dicembre, gli inquilini hanno ricevuto "un decreto ingiuntivo per indennità di occupazione". In altre parole, la prima ingiunzione di pagamento: il giudice del pignoramento chiede loro di pagare una somma pari a 65mila euro. Un nuovo episodio che fa aumentare la rabbia tra i residenti. Così Giusy Rotunno, residente: "Sono pronta a presentare una denuncia contro ignoti per omissione di atti d'ufficio". A schierarsi dalla parte dei "promissari acquirenti" ancora una volta il sindacato Asia-Usb: "Dove sono finite le revoche?".

LA STORIA - Nel 2003 iniziavano i lavori di costruzione delle case mediante concessione edilizia tra Ministero, Comune e Regione con un accordo di programma che prevedeva la conclusione dei lavori in 18 mesi. Nel 2007 sono stati pagati l'urbanizzazione, il terreno al Comune e gli stati di avanzamento dei lavori, per un totale di circa 100 mila euro per famiglia. Nello stesso anno sono state consegnate anche le prime case senza però l'ultimazione dei servizi. Sempre nel 2007 è morto il titolare dell'azienda costruttrice e gli eredi hanno iniziato a chiedere altri soldi. I promisssari acquirenti hanno deciso di chiedere un mutuo agevolato "ma la banca a cui si sono rivolti erogava solo mututi ordinari", così, in attesa che la situazione si "regolarizzasse", hanno sospeso i pagamenti. Dopo un pignoramento da parte dell'avvocato dell'impresa, si è innescato il pignoramento della banca che con i promissari acquirenti non ha voluto avere contatti. Da qui le prime notifiche di sgombero.

Da tempo gli inquilini delle case di via Madre Teresa Napoli stanno vivendo, quindi, con una spada di Damocle sul collo perché convivono con la continua paura di essere sgomberati. Fino ad oggi, infatti, sono state diverse le minacce di sgombero. Non solo, le loro case sono state già messe all'asta: due le battute d'asta sinora svolte. Un spiraglio si era acceso durante lo scorso mese di ottobre quando l'assessore capitolino Paolo Berdini aveva annunciato con un video messaggio  l'inizio del processo per la revoca delle concessioni. Invece, nella mattina di martedì 27 dicembre, agli inquilini è stato recapitato un decreto ingiuntivo per indennità di occupazione: dovranno pagare 65mila euro per occupazione di quella che nei fatti è la loro casa.

"Faremo una chiara opposizione - puntualizza Giusy Rotunno, tra i residenti di via Madre Teresa Napoli - sono disposta a presentare una denuncia contro ignoti per omissione di atti d'ufficio". Sulle promesse disattese aggiunge: "L'annuncio dell'assessore Berdini ci aveva fatto sperare che tutto potesse essere risolto invece la nostra situazione non è mai cambiata". Prosegue: "Noi non chiediamo favoritismi o miracoli, chiediamo solo che venga rispettata la legge". Intanto due date incombono come spiega Rotunno: "L'11 gennaio è atteso l'accesso dell'ufficiale giudiziario e il 24 gennaio ci sarà la terza battuta all'asta per la vendita delle nostre case. Non è cambiato nulla", ribadisce.

In favore degli inquilini del piano di zona si è schierato anche Asia-USB che ha aggiunto: "Il decreto ingiuntivo arriva dopo che gli inquilini hanno quasi completamente pagato le loro case, dopo aver subito le ordinanze di sfratto, oggi devono subire anche le umiliazioni delle richieste di danni. Assessore dove sono finite le revoche, prima le sanzioni ed ancora prima i controlli?". Così il sindacato conclude: "Qual è la colpa degli inquilini, quella di aver denunciato illegalità, soprusi ed ingiustizie nell'inerzia delle istituzioni, ieri come oggi? Aver difeso i propri diritti e lottato per tutelarli fidandosi ed affidandosi alla nuova giunta che oggi non ha più scusanti o giustificazioni si sorta?
Gli inquilini non si fermeranno e troveranno il pieno sostegno dall’Asia-Usb".
 

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