L’isola ecologica accende la polemica. Franco: “Studiate, somari”. I dem: “La sua è frustrazione"
Botta e risposta tra il presidente del Municipio VI e il gruppo Partito democratico di viale Cambellotti
La costruzione dell’isola ecologica in via Ripatransone, a Corcolle, accende la polemica politica tra il presidente del Municipio VI, Nicola Franco e il gruppo consiliare del Partito democratico. Intanto, nell’area designata – fortemente contestata dagli abitanti del quartiere – sono iniziati i carotaggi del terreno, come atto preliminare per la messa in opera. “Studiate, somari. Riaprite la scuola del Pd” è il monito del minisindaco ai dem che, dal canto loro, hanno commentato: “Davvero non è a conoscenza di quali sono le funzioni dell’organo politico nell’amministrazione pubblica?”. Ma proviamo a ricostruire i fatti.
A novembre del 2020, quando alla guida della città e del Municipio VI c’era il Movimento Cinque Stelle, la commissione congiunta Ambiente-Urbanistica del Campidoglio ha dato parere favorevole alla delibera contenente le zone dove realizzare le isole ecologiche. In questo elenco erano comprese, tra le altre anche quella di via Ripatransone a Corcolle. Una scelta che ha sollevato quasi immediatamente l’indignazione degli abitanti che fin dal primo momento non si sono mai opposti alla costruzione dell’isola ecologica ma hanno precisato che quest’ultima debba essere costruita altrove. Sia perché per via Ripatransone avrebbero avuto altri progetti, come un centro polifunzionale di cui il quartiere è sprovvisto e sia perché ci sono altre zone degradate da recuperare, come via Lunano.
Nel mese successivo, il documento è stato votato e approvato anche dalla commissione ambiente del VI. Poi il documento, prima di essere votato in aula Giulio Cesare, è stato sottoposto anche al consiglio di viale Cambellotti. In entrambe le occasioni tutte le forze politiche hanno votato a favore (compreso Fratelli d’Italia ora al governo del municipio), tranne il Pd che si è astenuto. Tutto scorre in sordina fino al marzo dello scorso anno quando Lega e Fratelli d’Italia hanno avviato una petizione per chiedere lo stop al progetto di isola ecologica in via Ripatransone. A febbraio di quest’anno ancora una volta, cittadini e comitato, hanno manifestato indignazione per la scelta dell’area e hanno scritto al sindaco Roberto Gualtieri per chiedere il centro polifunzionale in via Ripatransone piuttosto che l’isola ecologica. Niente da fare, gli abitanti di Corcolle sono andati anche in Comune a battere i pugni sul tavolo ma anche questa volta la scelta è rimasta la stessa.
Veniamo ai fatti recenti. Lo scorso mercoledì, su iniziativa della maggioranza di centrodestra, si è svolto un consiglio straordinario a Corcolle. Il punto all’ordine del giorno l’isola ecologica di via Ripatransone. Il documento - approvato con i voti della sola maggioranza poiché il Pd è uscito dall’aula e il M5s si è astenuto – impegna il sindaco e l’assessorato competente a intervenire presso il Comune per chiedere di individuare una nuova area.
All’indomani dell’appuntamento però sono iniziati i carotaggi sull’area designata, per il centro raccolta Ama con i fondi del Pnrr. “Incredibile, il Municipio autorizza a fare i rilievi e nessuno sa nulla. Sapeva dell’avvio delle indagini già dal 27 aprile e nonostante questo ha inviato una lettera surreale e convocato il consiglio. Adesso lo spieghi ai cittadini”.
La risposta di Nicola Franco non si è fatta attendere: “Somari, studiate. I permessi tecnici li rilasciano gli uffici, se la politica non viene messa al corrente non può saperlo”. E in ultimo la replica del Pd: “Capiamo la frustrazione ma sono risposte sguaiate, com’è possibile che a nessuno della maggioranza sia venuto in mente di controllare le novità amministrative prima del consiglio straordinario, per altro convocato da loro stessi?”. Intanto, in questa diatriba politica – con toni sempre più aspri e di bassa lega – a pagarne le conseguenze sono, ancora una volta, i cittadini.