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Castelverde Finocchio / Via di Rocca Cencia

A Rocca Cencia rifiuti ovunque, le fototrappole ci sono ma non ancora non funzionano

Dalla consigliera regionale Laura Cartaginese l'allarme per la presenza di topi e cinghiali

Il deposito è chiuso ma la spazzatura continua ad arrivare, seppur in maniera illegale. Laura Cartaginese, capogruppo della Lega in Regione Lazio, si è attivata per chiedere al Comune di Roma di installare fototrappole “anti zozzoni”, in particolare lungo le strade di Rocca Cencia, nel VI municipio, a pochi passi dal deposito Ama. Lì, infatti, si trovano tonnellate di rifiuti abbandonati o a ridosso dei cassonetti stradali o direttamente ai bordi delle vie che conducono all’impianto chiuso di recente. La situazione è resa ancora più paradossale dal fatto che il neo assessore all'ambiente del VI Municipio, insediatosi di recente, ha scoperto dell'"esistenza" di tre fototrappole che l'amministrazione, probabilmente, non aveva mai messo in funzione. 

Topi e cinghiali

In una nota, Cartaginese racconta di ricevere ogni giorno da Roma, soprattutto dai quartieri ai confini comunali, “segnalazioni e immagini di cassonetti vergognosamente traboccanti di immondizia, che deturpano l’ambiente e ledono la salute dei cittadini, costretti a convivere per settimane con un tanfo nauseabondo, dovuto alla macerazione dei rifiuti, e alle scorribande di topi o, peggio ancora, di cinghiali”. Cartaginese porta ad esempio, come detto, Rocca Cencia, “a due passi tra l’alto dallo stabilimento AMA. È ora che il Campidoglio si svegli e torni alla realtà, si adoperi per rendere efficiente la raccolta rifiuti e implementare le fototrappole antizozzoni alle aree cassonetti, anziché perdersi nella fantasiosa e ghettizzante ZTL verde. Queste cartoline sono vergognose e non fanno onore all’immagine della Capitale nel mondo”.

Il municipio delle discariche abusive: la mappa dei terreni invasi dai rifiuti 

Discariche abusive

Giovanni Raiola, nominato il 2 maggio assessore all’Ambiente, ha spiegato ai microfoni di RomaToday come si sta muovendo per cercare di intervenire ed eliminare le discariche abusive a cielo aperto. “Dopo la mia nomina ho partecipato ad un incontro al quale era presente lo staff dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Alfonsi, il dottor Leslie Francesco Capone, titolare del progetto “Ama di Municipio”, ed il responsabile per il sesto. Ho constatato che c’è assolutamente la volontà di risolvere i problemi – spiega Raiola – ed ho avuto modo di illustrare alcune criticità”.

Fototrappole

Il VI municipio ha già in dotazione tre fototrappole. “È una delle prime cose delle quale mi sono occupato – riprende l’assessore – ci sono questi tre apparecchi a disposizione per i quali voglio capire se siano mai stati installati e se si possono utilizzare e, soprattutto, perchè ad oggi non sono in funzione. L'intenzione, poi, è quella di chiedere altre fototrappole. Anche per questo, il 23 maggio ho richiesto una riunione organizzativa con l’Ama, la polizia locale e tecnici del municipio per fare il punto della situazione e capire come e dove utilizzare gli strumenti di rilevamento”.

Rocca Cencia

Di sicuro non basteranno dei dispositivi di rilevamento per fermare il fenomeno del conferimento illecito di rifiuti, in particolare a ridosso del deposito di Rocca Cencia: “Effettivamente il nostro municipio soffre veramente tanto, alcune strade sono in una condizione pietosa. Da quando sono assessore ricevo ogni giorno decine di segnalazioni da parte dei cittadini circa l’abbandono dei rifiuti vicino alle campane”.

Differenziata a singhiozzo

Uno dei problemi riguarda la raccolta differenziata porta a porta attiva a macchia di leopardo sul territorio del sesto: “Io abito a Corcolle alto – sottolinea Raiola – dove c’è la differenziata che, invece, è assente a Corcolle basso. Questo vuol dire che i contenitori stradali vengono presi d’assalto. Inoltre, a causa di un servizio che non sempre è stato efficace, molti cittadini hanno smesso di impegnarsi nella raccolta differenziata”.

Rocca Cencia

A proposito di Rocca Cencia, Raiola condivide la felicità “degli abitanti per la sua chiusura. Dopo anni di disservizi, incuria, abbandono dei rifiuti e odori nauseanti è giusto che i cittadini tornino ad avere una vita “normale”. Rimane però il problema di dove mettere i rifiuti. Bisognava chiudere Rocca Cencia ma, purtroppo, non si è pensato ad un’alternativa”.

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