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Castelverde San Vittorino / Via Ripatransone

Corcolle, i cittadini battono i pugni sul tavolo del Comune: “No all’isola ecologica in via Ripatransone’

La soluzione, per il quartiere, è realizzare l’opera in via Lunano o via di Lunghezzina

Aumento del traffico, impatto acustico e un incremento dell’inquinamento atmosferico dovuto ai gas di scarico dei mezzi. Con queste motivazioni il comitato di quartiere Corcolle ha ribadito il ‘no’ all’edificazione dell’isola ecologica in via Ripatransone. Lo ha fatto con una lettera inviata al sindaco Roberto Gualtieri e agli assessori capitolini, anche a seguito dell’incontro in Campidoglio che si è svolto tra i cittadini e la presidente dell’aula Giulio Cesare, Svetlana Celli e a tecnici incaricati.

“Chiediamo che l’opera venga ricollocata e costruita in via Lunano o in via di Lunghezzina - hanno aggiunto dal comitato di quartiere – Non riteniamo assolutamente sostenibile che l’accesso o meno ai fondi del PNRR sia prioritario rispetto alla volontà dei cittadini ai fini della scelta del sito”. 

La collocazione dell’isola ecologica in via Ripratransone è un nervo scoperto per gli abitanti di Corcolle che già da tempo avevano chiesto un’altra destinazione per l’area, un centro polifunzionale per accogliere attività culturali e sociali. Sono in tanti, in quartiere, a chiedere la costruzione del sito in via Lunano dove sorge, invece, una struttura abbandonata – un tempo una scuola – occupata da maiali allo stato brado. L’alternativa, per i cittadini, sarebbe via di Lunghezzina in vista della costruzione di una rotatoria (altra opera attesa da tempo). Tuttavia, l’isola ecologica di via Ripatransone dovrebbe essere realizzata con i fondi del PNRR – Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

Infine, dal comitato hanno spiegato: “Il centro di raccolta rifiuti è stato dimensionato per un bacino di utenza di 100.000 abitanti, quando il quartiere di Corcolle ne conta circa 15.000. È facile quindi immaginare le condizioni di traffico indotte in una viabilità a senso unico da un flusso di autoveicoli di un bacino utenti pari a quasi 7 volte il quartiere, senza contare i mezzi AMA”. Gli abitanti di Corcolle sono pronti a dare battaglia perché le loro richieste vengano ascoltate. 
 

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