rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Castelverde Ponte di Nona / Via Madre Teresa Napoli

La storia di Francesco, disabile in periferia dimenticato dal Comune di Roma

Gli ultimi sopralluoghi durante la scorsa estate, poi il silenzio

L’ascensore non è ancora stato attivato (nonostante le numerose sollecitazioni) e non sarà riservato nessuno stallo di sosta sotto casa. Siamo a Castelverde B4, piano di zona della periferia est della città. E' da queste strade non ancora urbanizzate che Francesco, 40 anni, combatte contro la sclerosi multipla: al Comune di Roma chiede solo il riconoscimento dei suoi diritti, per ora negati.

Ma partiamo dall’inizio. Francesco vive in via Madre Teresa Napoli dal 2006, fa parte delle decine di famiglie vittime di una lunga vicenda giudiziaria e nonostante abbiano comprato la casa in cui vivono, pagando in alcuni casi anche un prezzo più alto di quello iniziale, non sono ancora proprietari degli immobili perché non possono rogitare. Le loro case, pertanto, appartengono al Comune di Roma che da anni promette soluzioni. È doveroso precisare come anche i diritti minimi sono stati conquistati dai residenti sul campo. Ne è un esempio la lotta che hanno combattuto per avere l’acqua potabile. Già perché fino a pandemia inoltrata hanno avuto a disposizione solo acqua di pozzo.

All’interno della palazzina in cui vive Francesco è già predisposto il vano ascensore. Quello che il Comune dovrebbe fare è installare il contatore dopo aver effettuato un sopralluogo. Nonostante agli inizi della scorsa estate siano state effettuate verifiche all’immobile, nessuno è più tornato per mettere in funzione l’ascensore. “E’ frustrante nel 2021 dover elemosinare i propri diritti nonostante ci siano leggi che li tutelino” ha detto Francesco a RomaToday. Di recente ha presentato richiesta per ottenere un posto sosta per l’auto sotto casa. La sua istanza è stata però rigettata perché l’auto di Francesco non ha comandi adattati.

“Mi fa specie leggere il proclama del grande progetto della Certosa Inclusiva per il dopo di noi "in dirittura di arrivo" quando non si riesce ad abbattere oggi una barriera architettonica con la semplice attivazione di un ascensore e l'assegnazione di un posto auto per disabili” ha commentato Giusy Rotunno, residente.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La storia di Francesco, disabile in periferia dimenticato dal Comune di Roma

RomaToday è in caricamento