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Castelverde Ponte di Nona / Via Madre Teresa Napoli

Castelverde, continua la beffa: visite per mostrare le case all'asta. Picchetto degli inquilini

L'agenzia addetta alla vendita delle case del piano di zona Castelverde B4 chiede ai promissari acquirenti di far visionare gli appartamenti: i residenti organizzano un picchetto

Un'odissea infinita quella dei residenti di via Madre Teresa Napoli che ogni giorno sono costretti a combattere con un nuovo imprevisto. Nella giornata di oggi, infatti, qui alle case del piano di zona di Castelverde B4, anche l'agenzia addetta alle vendite perché il prossimo 12 luglio inizia l'asta: "Abbiamo organizzato un picchetto per far capire ai futuri acquirenti che qui ci viviamo noi".

L'ultima minaccia di sgombero il 22 giugno scorso quando i residenti hanno atteso l'arrivo dell'ufficiale giudiziario poi rinviato a settembre. Un ennesimo sgombero scongiurato che da tempo ormai tiene i residenti con il fiato sospeso perché qui in via Madre Teresa Napoli sono 27 le famiglie che rischiano di essere sfrattate. Nel frattempo parte la petizione indirizzata alla sindaca Virginia Raggi per chiedere l'intervento del Comune.

Intanto si guarda con angoscia al 12 luglio, giorno in cui le case del piano di zona Castelverde B4 andranno all'asta. E proprio in vista di questo appuntamento, i promissari acquirenti, i residenti, sono stati contattati dall'agenzia addetta alle vendite delle case per far visionare gli appartamenti ai futuri acquirenti.

"Nei giorni scorsi - commenta Giusy Rotunno, una residente - siamo stati contattati dall'agenzia addetta alle vendite, ci è stato chiesto di far visionare le nostre case ai futuri acquirenti". Poi aggiunge: "A chi si è detto contrario è stato intimato l'arrivo della forza pubblica, si tratta di prassi". Intanto però i residenti, pur avendo avuto la notizia della visita dell'agenzia addetta alle vendite solo nella mattina di oggi, si sono dati da fare per organizzare, anche in poco tempo, un picchetto per dimostrare che "queste non sono case libere", con loro anche l'associazione Asia Usb. E ci sono riusciti. "L'agenzia addetta alle vendite ha fatto visionare solo un appartamento libero di cui aveva le chiavi perché consegnate dalla società", puntualizza Rotunno.

Su quanto sta accadendo, la residente spiega ancora: "L'avvocatura ha espresso parere favorevole per la revoca della convenzione ma adesso la prassi è lunga e la cosa più importante è che la prima seduta dell'asta vada deserta così in attesa della seconda il Comune ha il tempo di lavorare e chiarire".

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