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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Torri Ponte di Nona

Case occupate a Ponte di Nona: parlano i cittadini

I pontenonini contro l'occupazione:" Ora basta illegalità, siamo stanchi dei soprusi"

Gli abitanti di Ponte di Nona non ci stanno. Dopo lo striscione apparso l’altra notte sul cavalcavia vicino il centro commerciale Roma Est si riaccende la polemica sull’occupazione delle case da parte del movimento Action.

“La presa in possesso sulla base di un’azione di forza, illegale e non condivisa con la popolazione, di appartamenti del tutto identici a quelli che altri vicini (non più di 20 metri) con difficoltà provano a pagare con mutui trentennali e altri sacrifici è stata del tutto sbagliata”. Così in una nota il Comitato di Quartiere che prosegue:” La popolazione del luogo non ha capito perchè deve con difficoltà continuare a pagare per 30 anni un mutuo di una casa che dopo l’occupazione verrà svalutata ulteriormente (chi ti ricomprerebbe per lo stesso valore una casa che hai comprato in residenziale e che si ritrova una palazzina occupata di fianco?). La popolazione non ha capito perchè deve continuare a fare enormi sacrifici quando a chi compie azioni illegali come l’appropriazione indebita viene concesso non solo la casa ma anche di non pagare le utenze (abusivamente allacciate) o le altre tasse. La popolazione non capisce perchè ha lottato per mesi per avere una scuola o migliorare il proprio quartiere e invece gli è arrivata un ulteriore esempio di periferia degradata, dove la giustizia latita e i diritti vengono calpestati impunemente”.

Il discorso poi si sposta sulla questione sicurezza:” La popolazione non capisce perchè deve sentirsi minacciata  nel proprio quartiere (vi sono stati diversi atti intimidatori) e gli occupanti sono asserragliati muniti di pietre, mazze spranghe, estintori rubati nei vicini condomini e gomme pronte a bruciare in mezzo alla strada. La popolazione che ogni mattina si sveglia presto per fare km di traffico, e che prova ad insegnare ai propri figli il valore del sacrificio non capisce il senso e la latitanza delle istituzioni di fronte ad una tale azione”.
 

I cittadini di Ponte di Nona non contestano la protesta per l’emergenza abitativa, più che condivisibile, ma l’illegalità con cui gli occupanti sono passati all’azione. Oltre che con gli occupanti, i pontenonini ce l’hanno con le Istituzioni e con Caltagirone:” Le istituzioni hanno ora una grandissima responsabilità morale e non possono permettersi di non vedere più in là del proprio naso. Quella palazzina è un simbolo di illegalità, prepotenza e strafottenza verso i cittadini del luogo”.

Queste sono alcune delle voci dei residenti che si possono leggere sulle pagine Facebook dei comitati di quartiere oppure sugli striscioni prontamente rimossi, ma rimossi da chi? Chi non vuole permette una libertà di espressione su questa delicata vicenda?

 

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