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Borghesiana, la sicurezza stradale resta una chimera: “Paura per i nostri figli davanti la scuola”

I genitori hanno presentato un esposto ai carabinieri e alla polizia locale di Roma Capitale

“La sicurezza dei nostri figli davanti scuola deve essere garantita, senza se e senza ma. Ci appelliamo a tutti coloro che hanno il potere di intervenire affinché le forze dell’ordine siano presenti durante l’entrata e l’uscita”. È questa la sintesi dell’esposto che i genitori della scuola ‘Marco Polo’ di Boghesiana, plesso di via Paternò, hanno inviato ai carabinieri di via Parasacchi e agli agenti della polizia locale del sesto gruppo e della sicurezza sociale urbana.

Siamo in uno dei quartieri di periferia del sesto municipio, dove da tempo i genitori denunciano l’assenza di sicurezza sia all’entrata che all’uscita da scuola, per il plesso di via Paternò come per quello di via Giarre. Sulla strada vige il divieto di transito nelle ore in cui i bambini si recano a scuola ma, in assenza di polizia locale, gli automobilisti ignorano le indicazioni “mettendo a repentaglio la vita dei bambini, come successo alcuni giorni fa” ha spiegato un genitore al nostro giornale.

La scuola è stata oggetto di una iniziativa comunale dal titolo “Strade scolastiche” che puntando a “creare uno spazio a riparo da traffico e emissioni nocive vuole favorire l’autonomia di movimento del bambino” si legge nella locandina che la promuove. Il progetto consiste nella presenza di agenti della municipale che posizionano una transenna davanti agli ingressi rendendo pedonale l’area negli orari utili. “La loro presenza è stata registrata solo due giorni, per tutto il resto del tempo noi genitori e i nostri bambini siamo costantemente bersagli in strada”.

“Gli interventi ‘spot’ non occorrono se non vengono seguiti con criteri organizzativi e ponderati. Questa tipologia di problema è presente in numerosi plessi scolastici del sesto municipio – ha commentato Fabrizio Compagnone, capogruppo Pd del sesto municipio – Per l’intera durata della consiliatura non è stato proposto nulla di concreto, solo propaganda”. Ha aggiunto: “Ci permettiamo di ricordare che se non ci fosse stata l’emergenza covid-19 la consiliatura sarebbe praticamente finita, certificando il fallimento di questa amministrazione”.

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