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Collina della Pace: da centro polivalente a centro anziani, i cittadini bocciano la proposta

Una delibera comunale del 2007 sancisce la costruzione di un centro polivalente. Il Municipio però, pensa di trasferirci un centro anziani. I cittadini, annunciano battaglia

Un centro polifunzionale aperto a tutti. E' questo quanto ha stabilito una delibera comunale del 2007, invece, le sorti del casaletto di circa 50 metri quadrati, sembrano essere cambiate. Succede a Collina della Pace, nel quartiere Finocchio, all'interno del parco intitolato a "Peppino Impastato" e realizzato, appunto, in un bene confiscato alla mafia.

Proprio qui, all'interno del parco, dopo la bonifica dell'area, sono stati costruiti due casali. Il più grande è destinato a diventare una biblioteca con circa 30.000 volumi, il casaletto, invece, quindi l'area più piccola, potrebbe, stando a quanto deciso dal consiglio del Municipio dei giorni scorsi, ospitare il centro anziani "Pierino Emili" che attualmente si trova in una struttura di "oltre 150 mq". In barba, dunque, a quanto deciso dai cittadini. Infatti, negli anni scorsi, proprio i cittadini, chiamati a rispondere ad un sondaggio, avevano chiesto che qui venisse costruito un centro polivalente che includesse tutte le generazioni, dagli 0 ai 99 anni. .

"Il senso della struttura è affidarlo a associazioni che facciano attività includenti - commenta Noris Pivetta dell'associazione Collina della Pace - lo hanno deciso alunni, genitori, cittadini". E in riferimento a quanto avvenuto nei locali di viale Cambellotti, durante il consiglio municipale aggiunge: "Una parte del municipio ha votato a favore una linea di indirizzo per trasferire il centro anziani "Pierini Emilio" senza ascoltare il parere di tremila alunni e seimila genitori". Intanto: "La politica anziché unire ha diviso la cittadinanza - puntualizza ancora Pivetta - ci piace pensare che all'interno dei locali ci siano tutti, dal bambino all'anziano, quindi, pensare di trasferire un centro anziani qui, significa fare fuori altre generazioni". E dopo anni di battaglia, i cittadini a favore del centro polivalente, non si arrendono: "Stiamo prendendo provvedimenti, ci rivolgeremo ancora una volta a chi di dovere, partendo dal Presidente della Repubblica", conclude

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