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Sabato, 20 Aprile 2024
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VI Municipio: primo passo per l’istituzione del registro dei tumori

Martedì scorso, in Consiglio, i portavoce del M5S hanno presentato una mozione, approvata il giorno seguente, per attivare al più presto questo strumento, che consente di raccogliere i dati relativi alla malattia

È stata approvata, la settimana scorsa in Consiglio municipale, la mozione sull’istituzione del registro dei tumori, presentata martedì in Aula dai consiglieri del M5S, Veronica Mammì e Fabio Tranchina. L’ok definitivo al documento, che è stato votato all’unanimità, è stato dato però mercoledì mattina, in seconda convocazione: il giorno prima, in Aula, era caduto infatti il numero legale.
Il Registro Tumori raccoglie informazioni sulle diagnosi tumorali, i percorsi di cura e gli esiti delle terapie. Lo strumento, presente in alcune zone d’Italia fin dal 1970, ad oggi monitora 24 milioni di cittadini, con 32 aree analizzate. L’atto impegna il presidente del Municipio e la Giunta ad intervenire sullo stato d'attuazione della legge, interpellando i responsabili regionali e ad intercedere presso l'Amministrazione competente affinché venga attivato, quanto prima, il registro tumori, come previsto dalla Legge regionale 6/2012, compiendo così un passo avanti verso una sanità più attenta e consapevole dei bisogni dei cittadini.

“Risulta di fondamentale importanza che la nostra Regione completi la dotazione di questo strumento,che consente di raccogliere, in maniera scientificamente accettata e standardizzata, i dati relativi alla malattia – si legge sul comunicato pubblicato sul blog di Beppe Grillo –. Tali dati sono essenziali anche per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie. 

Un recente caso, in un quartiere della Capitale, ha mostrato come la mancanza di un registro di tumori nella nostra Regione abbia complicato e ritardato l’accertamento di una triste verità: il caso del cluster di leucemie infantili riscontrato nella zona di Ostia, per il quale è stato necessario ricorrere alla magistratura per far svolgere uno studio epidemiologico specifico che ha confermato ciò che una associazione di genitori di bambini malati di tumore (Minerva PELTI onlus) aveva denunciato ben 3 anni prima.  Esistono notevoli differenze geografiche, sia nel confronto tra gli stati, sia all’interno dei singoli Paesi, per effetto di diversa predisposizione genetica, differente esposizione a fattori di rischio ambientali, professionali, diffusione della diagnosi precoce. Lo strumento, che favorisce tale screening, è il registro dei tumori, presente in alcune zone d’Italia fin dal 1970 e ad oggi monitora 24 milioni di cittadini, con 32 aree analizzate. Raccoglie informazioni sulle diagnosi tumorali, i percorsi di cura e gli esiti delle terapie riferiti ad un’intera popolazione nota. Il registro tumori è uno strumento fondamentale, tra le altre cose, anche per consentire l’avvio di una seria politica di prevenzione primaria”. 

“Dopo queste premesse sembrava logico e scontato che una maggioranza che si dichiara attenta alle richieste dei cittadini votasse a favore di questa mozione, a prescindere dal fatto che l'avesse presentata il M5S  – prosegue la nota dei grillini –. Durante il Consiglio, mentre ci si accingeva alla votazione, il capogruppo Pd ha chiesto una sospensione della seduta per una riunione urgente dei capigruppo. Da mesi la politica della maggioranza è incentrata su bocciature delle nostre mozioni. Quando invece le mozioni che presentiamo sono platealmente prossime alle loro posizioni programmatiche o ideologiche, puntualmente, come in questo caso, arriva la richiesta di eliminazione del simbolo M5S e così la maggioranza si impadronisce del nostro lavoro, minacciando, in caso di rifiuto, di respingere la mozione in oggetto, a danno della cittadinanza.

Ovviamente abbiamo rifiutato per ragioni etiche, morali, politiche, di correttezza nei confronti dei nostri elettori e, alla ripresa del Consiglio, alcuni consiglieri di maggioranza sono usciti dall'aula per far cadere il numero legale, impedendo così di fatto che la mozione venisse approvata. Così la presidente Consolino ha rinviato il Consiglio in seconda convocazione al giorno successivo e mercoledì, la Presidente ha posto ai voti, per appello nominale, la nostra mozione, che per fortuna è passata all'unanimità grazie alla presenza e al voto favorevole di 15 consiglieri. Noi votiamo le idee prescindendo dall'ideologia politica e se una legge è una buona legge: la votiamo a prescindere da chi l’ha presentata. Vogliamo che il messaggio arrivi forte e chiaro anche al presidente della Regione Zingaretti, perché la tutela della salute in campo sanitario, deve essere la priorità di ogni amministrazione seria e responsabile”. 

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