Era stato ampiamente pubblicizzato nel VI municipio di Roma (Ex VIII) l'inizio del servizio di raccolta porta a porta che sarebbe dovuto cominciare a partire dal 14 Ottobre. Per l'occasione AMA ha approntato manifesti 3x2, ha distribuito depliant informativi e allestito dei punti informativi all'interno del municipio, sulle strade e nei centri commerciali di zona. I cittadini erano stati avvisati che entro la fine di settembre avrebbero ricevuto i contenitori da lasciare fuori casa entro le 7 del mattino perché fosse raccolta dagli operatori AMA e che sarebbero stati tolti i cassonetti dalla strada ad eccezione delle sopraggiunte campane verdi per la raccolta del vetro.

Ma nessun contenitore è stato ricevuto dai cittadini della zona di Torre Angela, popoloso quartiere del VI che AMA aveva indicato nei propri depliant "fascia A" e naturalmente i cassonetti rotti e traboccanti fanno ancora bella mostra di sé sulle strade.

"AMA ha chiesto ai cittadini del VI "un cambio di abitudini" spiega Valentina Coppola, presidente di EARTH, ma sembra che non sia mutata l'abitudine dell'azienda a mancare gli obiettivi prefissati dal "Patto per Roma", siglato dal Ministero dell'Ambiente, dal Commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale, dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e dal Comune, che detta, in maniera vincolante, gli obiettivi di raggiungimento anno per anno. L'unica variazione ottenuta al momento è che le tonnellate di carta utilizzati da AMA per la comunicazione è andata ad aggiungersi alle cartacce sparse per strada o da smaltire".

EARTH chiede che il Sindaco Ignazio Marino e l'assessore all'ambiente Estella Marino comminino una penale ad AMA per il disservizio reso in maniera da coprire quanto sperperato in una inutile, quanto dannosa per l'ambiente, campagna di comunicazione.