Villa Verde, Livia De Pietro: “Qui si vegeta, non si vive”
Il presidente del comitato di quartiere elenca le criticità: la viabilità, il trasporto pubblico e i luoghi di aggregazione
Al centro di diverse borgate, Villa Verde è percorsa ogni giorno da migliaia di automobilisti che scelgono le strade interne per evitare il traffico di via Casilina.
“Villa Verde è un quartiere disastrato: Il primo problema è la viabilità. Non ci sono marciapiedi e i tombini sono tutti otturati”: parla chiaro Livia De Pietro, subentrata al posto di Pasquale Gidaro come presidente del comitato di quartiere.
“In alcune strade servono i dossi per dissuadere gli automobilisti dall’eccessiva velocità – prosegue De Pietro –. Inoltre, gli autobus passano solo su via Gagliano del Capo: i residenti che abitano nelle arterie secondarie raggiungono le fermate a piedi o preferiscono non prendere proprio i mezzi pubblici.
Qui non esiste un punto di aggregazione, a parte la Parrocchia di Don Carlo. Chi è laico però non ha alternative. Almeno abbiamo due associazioni, di cui una, la M.a.r.e.l., che opera su tutto il VI Municipio. L’unica nota positiva è una struttura che il Consorzio Villa Verde sta costruendo sulla strada principale e che dovrebbe essere affidata alle associazioni per realizzare convegni ed eventi.
Confidiamo nell’operato dei tre nuovi rappresentanti municipali, che abitano nel nostro quartiere: Pasquale Gidaro (Pd), Fabio Tranchina (M5S) e l’assessore Andreina Di Maso. A Villa Verde si vegeta, non si vive”.