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Finocchio: topi a scuola, mamme sul piede di guerra

Venerdì pomeriggio è stata effettuata la derattizzazione alla materna della “Massimiliano Kolbe”. “Perché non vengono disinfettati anche il piano superiore e la mensa? L’edificio, vecchio di oltre 40 anni, cade a pezzi”, precisano i genitori

A Finocchio, anche i topi “vanno a scuola”: preoccupazione e rabbia da parte di numerosi genitori dei bambini della “Massimiliano Kolbe” di via Casilina, struttura che ospita materna ed elementare, per un totale di circa 700 bambini. Venerdì pomeriggio è stato effettuato un intervento di derattizzazione, che tuttavia è stato circoscritto solo alla scuola materna e cioè al piano terra del plesso. Venerdì mattina, una rappresentanza dei genitori si è riunita per discutere in generale dei problemi di sicurezza che da molti anni caratterizzano questa struttura, insieme al presidente del Comitato Spontaneo Borgata Finocchio, Angelo Colagrossi. 

“Alcune persone giovedì hanno fatto un video, mentre un topo morto veniva portato via da un operatore incaricato della derattizzazione – spiega una giovane mamma –. È una emergenza: i bimbi piccoli hanno sempre le mani in bocca e toccano in continuazione giocattoli. Abbiamo parlato con la Asl, le Forze dell’ordine e anche con il Municipio di questa situazione. I roditori sono stati trovati anche a mensa”.
“La derattizzazione è necessaria anche al piano superiore, dove c'è l'elementare – dice un’altra mamma di due bambini che frequentano la Kolbe –.Questa scuola Ha molte problematiche: per parcheggiare devo arrivare qui 40 minuti prima dell’entrata e dell’uscita, perché il posto macchina non è sufficiente per tutti. Nelle ore di maggiore affluenza siamo circa 1200 persone tra alunni, maestre e genitori. I portatori di handicap non possono entrare fino al portone d’ingresso perché il cancello non si può aprire. Anzi, un anno fa, hanno chiuso anche l’altro cancello a via Campo Fiorito per questioni di sicurezza. Le fognature inoltre sono rotte da anni”.

“La derattizzazione è iniziata venerdì pomeriggio e si è conclusa nel weekend, ma, come al solito, è stata effettuata in modo blando: al piano terra e senza tutti gli accorgimenti del caso  –dice una mamma che ha una bambina nella IV F –. Il problema è che la scuola sorge accanto ad un terreno incustodito, pieno di erbacce. Questa struttura esiste da oltre 40 anni e cade a pezzi: hanno cambiato solo le finestre, ma le misure non sono compatibili con le mura. Abbiamo chiesto al dirigente scolastico di effettuare da soli la pulizia, ma non lo ha permesso: era necessario pagare un’assicurazione cautelativa.  Sarebbe opportuno avere un vigile che monitorasse l’entrata e l’uscita dei bambini: almeno per un quarto d’ora, perché molte persone sono incivili e parcheggiano davanti al cancello, occupando spesso i posti riservati ai disabili”. 20131115_083944-2

“Due anni fa i topi uscivano anche dagli armadi – prosegue un membro del consiglio d’istituto –. Ma qui i problemi sono altri, come, ad esempio un tetto che sarebbe da rifare. L’ufficio tecnico ha mandato gli operai solo per cambiare le lampadine. Ho parlato con l’assessore municipale alla Scuola di Maso due settimane fa e mi ha detto che non ci sono i fondi per intervenire”.
“Nella elementare c’è la muffa e i bagni sono rotti – racconta una signora che ha due bambini nella primaria–: mio marito ha tappato qualche buco e sistemato qualche bagno per permettere agli alunni di tirare almeno l’acqua. Siamo preoccupati: a mensa c’è il cibo e si sa che i topi vanno dove c’è da mangiare. I bambini hanno visto escrementi anche sulle tavolette dei bagni. Ho chiamato la Asl, ma non mi hanno risposto”. 

“Se la preside ha le mani legate lo dicesse chiaramente – conclude una mamma di una alunna del V F –. Perché i topi saltano da una parte all’altra anche in palestra. Ci sono bambini che hanno le bolle e sono sotto antibiotico. Ecco perché non ho mandato a scuola mia figlia venerdì scorso”.

COLAGROSSI “CHIEDIAMO TUTELA, SICUREZZA E PREVENZIONE PER I BAMBINI” - “Abbiamo chiesto anche lo spostamento del semaforo pedonale, situato lungo via Casilina,  all’altezza del numero civico 2157, per collocarlo di fronte alla Kolbe – spiega Angelo Colagrossi, presidente del Comitato spontaneo Borgata Finocchio –. Con la passata Amministrazione sono stati svolti sopralluoghi e questa opera è stata oggetto di commissioni.  C’era il progetto, i vigili erano pronti: mancava solo l’inizio dei lavori con la ditta incaricata. Dovevano solo iniziare i lavori, che poi non sono mai partiti per mancanza di fondi. Avevamo scritto una lettera anche per la richiesta di manutenzione del plesso, indirizzata all’ex consigliere comunale Tredicine, che, a sua volta, aveva realizzato un’interrogazione in Aula Giulio Cesare. Chiediamo per i nostri bambini tutela, sicurezza e, in questo caso, un importante intervento di prevenzione”. 

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