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Stadio della Roma: Scipioni rilancia l'idea di Tor Vergata

Il Presidente del Municipio VI si appella al Sindaco perché rompa "con i vecchi schemi di governance romana". Secondo Scipioni Tor Vergata è il quartiere ideale per ospitare il nuovo stadio

L’accordo su Tor di Valle sembra ormai cosa fatta, ma la costruzione del nuovo stadio della Roma continua fa sognare anche gli amministratori locali che sognano quest’opera per rilanciare i 'loro' territori. È il caso di Marco Scipioni, Presidente del Municipio VI, che sul suo sito ha pubblicato una lunga lettera aperta al Sindaco Ignazio Marino nella quale sostiene la proposta di realizzare il nuovo stadio "nel complesso Universitario di Tor Vergata nei pressi del Palazzo del Nuoto di Calatrava".

In questa partita il Comune di Roma non può giocare una partita di rimessa e rimanere "soggetto passivo". In altre parole "la proposta non dovrebbe essere fatta da un soggetto privato che autonomamente seleziona un luogo, costringendo l’Amministrazione Comunale a corrergli dietro", dice Scipioni. La norma nazionale sugli stadi di calcio dovrebbe invece essere usata dall’ Amministrazione Comunale "per far scattare sul territorio un piano di sviluppo, contestualmente ad un programma di recupero urbano il più possibile coerente con la pianificazione vigente".

Secondo il Presidente del Municipio Tor Vergata è insomma il quartiere ideale per realizzare con successo questa grande opera. 

Marco Scipioni-4MOBILITA’ - Con le due linee di metropolitana A e C, che potrebbero facilmente essere collegate, su questo territorio, spiega il minisindaco "insistono interventi sulla mobilità già realizzati o in via di completamento molto potenti, unici nella città di Roma".

VIABILITA' - Tre, sostiene Scipioni, "sono le uscite dal GRA utilizzabili che consentono l’unica penetrazione autostradale della Roma - Napoli già dotata di complanari, con svincoli diretti già realizzati ed uno in fase di realizzazione. La viabilità Universitaria è già una realtà consolidata ed ha una notevole capacità di tenuta". Inoltre sono di prossima realizzazione imponenti opere di compensazione come il PRU Tor Bella Monaca. 

Infine l’area da destinare allo stadio che, ricorda Scipioni, "fu capace di ospitare l’incontro mondiale dei giovani con Papa Giovanni Paolo II, con più di 3 milioni di persone". 

MODELLO TORINO -  "Questo è lo stesso percorso usato dal Sindaco Chiamparino a Torino perché a Roma non emularlo visti i risultati che ha ottenuto?" si chiede il minisindaco. "Auspico di essere ascoltato e mi auguro che si proceda a verificare l’ipotesi sin qui formulata. Invece di regalare altre cubature per la costruzione del nuovo stadio, utilizzando l’urbanizzazione delle opere già esistenti della città dello sport costate ai romani più di trecento milioni di euro. Faccio un appello al Sindaco Ignazio Marino, che sino ad oggi ha dato prova di grande coraggio, rompendo con i vecchi schemi di governance romana, per valutare quest’ipotesi che rimetta al centro solo gli interessi di Roma Capitale".

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