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Sabato, 20 Aprile 2024
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Policlinico di Tor Vergata: “Questa non è la sanità che ci aspettiamo”

Ad affermarlo è Stefano Criscuolo, consigliere municipale, dopo aver trascorso 5 giorni in barella al Pronto soccorso per un’embolia polmonare. “Sembrava di stare in un ospedale da campo”, ha raccontato l'esponente del Pd

Cinque giorni al Pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata sono bastati a Stefano Criscuolo per rendersi conto del grave sovraffollamento dell’unità operativa. Recentemente l’intera struttura è stata al centro delle polemiche dopo la denuncia del consigliere regionale Santori in merito ai diversi reparti inutilizzati.

“Ho avuto un’embolia polmonare – spiega Stefano Criscuolo, consigliere municipale del Pd –. Fortunatamente mi era già successo 6 anni fa. Pertanto, ho scoperto di avere problemi di coagulazione del sangue. Questa volta rischiavo anche un’ischemia. Sono stato ricoverato al Pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata il 17 agosto a mezzanotte. Mi hanno fatto subito una Tac e poi mi è stata somministrata l’eparina. Sono rimasto in astanteria 5 giorni, in attesa di un trasferimento o di un reparto disponibile”.  criscuolo-2

“SEMBRAVA DI STARE IN UN OSPEDALE DA CAMPO” - “Ero in barella, come tante altre persone – prosegue Criscuolo –. Sembrava di stare in un parcheggio, in un ospedale da campo. Forse la capienza del Pronto soccorso sarà stata di 20 persone: in quei giorni, nel periodo di ferragosto, eravamo in 50. In cinque giorni ho conosciuto molte persone malate: eravamo diventati infermieri e medici. Aiutavamo le persone in difficoltà a mangiare, chiudevamo da soli le flebo”.

“IL DISSERVIZIO È COLPA DELLE ISTITUZIONI”- “Ho anche saputo, con la denuncia del consigliere regionale Santori, che esistono interi locali non utilizzati – conclude il consigliere municipale –. Non è questa la sanità che ci aspettiamo: non è dignitosa per i pazienti e per il personale. Il nostro è un Paese che non ha futuro. Il disservizio non è colpa del medico o dell’infermiere, ma delle istituzioni. Ovviamente ringrazio i medici e il personale del Policlinico per l’assistenza che mi hanno fornito, ma il problema rimane: le istituzioni hanno tagliato fondi e strutture, così i disagi sono all’ordine del giorno proprio nei grandi ospedali. Il Pronto soccorso infatti, pur essendo ben attrezzato, non riesce ad accogliere un’utenza così numerosa”.

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