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Tornelli Termini-Giardinetti, Nicodemi: "Mandrakata di Atac"

Il già delegato ai trasporti in VIII Municipio critica gli investimenti dell'azienda trasporti sulla linea ferrata di via Casilina: "Scelta discutibile e dispendiosa. Bisognerebbe pensare ai veri problemi della tratta"

Una situazione da mettersi le mani nei capelli. Un investimento discutibile e dispendioso che sarebbe potuto servire per interventi più importanti. A discutere la scelta di Atac sull'investimento di 35mila euro per dotare le stazioni della linea Termini-Giardinetti di tornelli anti evasione David Nicodemi, già delegato ai Trasporti e alla Mobilità del presidente Massimiliano Lorenzotti da poco passato all'Udc VIII Municipio: "Siamo di fronte ad un paradosso, a una nuova mandrakata di Atac. L’ex-municipalizzata con una mano impone sacrifici ai romani e al personale dell’esercizio e con l’altra continua indisturbata a perseguire scelte discutibili e dispendiose. Infatti, dopo la decapitazione dei viglilantes, della manutenzione del materiale rotabile e il via libera all’acquisto di ben 399 nuovi autobus a gasolio (meno 50 milioni di Euro), decisone che cozza contro le direttive dell’Unione Europea che ha chiesto la graduale eliminazione di tale tipologia per ridurre la dipendenza dal petrolio e l’inquinamento atmosferico, arrivano i tornelli sulla ferrovia regionale Roma-Giardinetti”.

SITUAZIONE FERROVIARIA - David Nicodemi che motiva le sue perplessità indicando quelli che a suo avviso sono i veri problemi della tratta ferroviaria di via Casilina: "Manca il personale di macchina e di terra per cui quello presente è costretto a compiere ogni giorno gli straordinari. Malgrado ciò alcuni turni restano scoperti, con la conseguente soppressione dei treni o la chiusura della linea, com’è avvenuto nel recente passato. Una manutenzione materiale rotabile quasi inesistente, nonostante l’impegno costante dei tecnici dell’officina di Centocelle. Mancano i pezzi di ricambio, mentre sulla manutenzione dell’armamento (binari ndr) bisognerebbe aprire un capitolo a parte: gli interventi di ordinaria e di straordinaria manutenzione, come la sostituzione di una sezione di un binario, la pulizia della sede e tanti altri accorgimenti che interessano tale settore sono stati esternalizzati;  gli operai di Atac, che potrebbero compiere gli stessi lavori, sono chiamati soltanto per la scorta. E siccome che Atac ha tagliato i fondi, ecco che non si fa più nulla e i due deragliamenti del 16 e 20 aprile avvenuti sullo scambio di entrata/uscita del deposito Centocelle ne sono una riprova".Giardinetti scasso macchina caffè-2

SICUREZZA - Ex delegato ai trasporti in VIII Municipio che evidenzia altre lacune sotto l'aspetto della sicurezza, come dimostrato dall'ultimo colpo alla macchinetta del caffè della stazione di Giardinetti: "Con il taglio dei vigilantes la stazione di Giardinetti - prosegue Nicodemi - soggetto sensibile, è coperta solo la notte. Ieri verso le ore 20 e 25 ignoti hanno scassinato la macchinetta del caffè del personale e un mese fa, sempre verso quell’ora, è stato trovato un tossicodipendente alla fine della banchina del 3° binario mentre si bucava. La situazione della ferrovia è drammatica, da mettersi le mani nei capelli, nonostante il ruolo importante che ricopre nella mobilità della Casilina; ruolo che sarà destinato ad aumentare nel momento in cui aprirà il tratto Pantano – Centocelle della Linea C”.

MANUTENZIONE ORDINARIA - Decisione di installare i tornelli anti portoghesi che trova il benestare di Nicodemi, che continua con la sua disamina negativa della linea ferrata: "Non sono contro il contrasto dell’evasione tariffaria, questo sia ben chiaro, ci mancherebbe, ma tale scelta la trovo una perdita di tempo: in primis perché la linea presenta caratteristiche tranviarie, per cui i furbetti continueranno a non pagare il biglietto o raggiungendo la fermata successiva, come ad esempio Santa Bibiana, che dista a poche centinaia di metri da Roma Laziali, o arrivando ad attraversare pericolosamente i binari pur di by-passare i tornelli, come potrebbe accadere a Centocelle. Tra l’altro le obliteratrici funzionano ad intermittenza e cosa assai grave, alla stazione Roma Laziali, o di via Giolitti, non è stata realizzata l’uscita di emergenza, che pregiudica il passaggio degli utenti diversamente abili e dei mezzi di soccorso. Se la cosa dovesse perdurare, mi vedrò costretto ad informare la Magistratura. Avrei preferito che le risorse destinate ai tornelli, circa 35mila euro, fossero stati spesi per la potatura degli alberi, a Giardinetti ci sono dei rami pericolanti che incombono sulla linea aerea, per la pulizia della sede ferrovia, invasa dalle erbacce, e per il trattamento dei binari con la vernice bianca, che serve a diminuire l’effetto di dilatazione termica dovuto al soleggiamento. Ma da questo management oramai ci aspettiamo questo ed altro”.
 

 

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