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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tor Bella Monaca: al "Chentro" focus sul Policlinico di Tor Vergata

Il 21 gennaio, nella sede di Largo Mengaroni, si terrà una riunione insieme ai medici, agli studenti e alle realtà del VI e VI Municipio per evidenziare le problematiche della struttura

Si svolgerà martedì, alle 18:30, la riunione promossa da El Chentro sociale Tor Bella Monaca con i medici del Policlinico di Tor Vergata, gli studenti e le realtà del territorio per discutere sulle criticità della struttura. Il personale medico che lavora al Policlinico ha inviato a El Chentro un documento che riassume la situazione del Pronte Soccorso, degenze, filtri territoriali, post acuzie e hospice e lotta al precariato. L’incontro si svolgerà nei locali dell’associazione a Largo Ferruccio Mengaroni.

“Vista la situazione peggiorativa in cui versa il Ptv, riteniamo urgente e utile una riunione con i medici della struttura, che hanno dato già il loro assenso con gli le realtà sociali ed associazioni dei Municipi VI e VII – si legge nella nota elaborata dall’associazione –. Pensiamo  sia giunto il momento di muoverci se non vogliamo vedere il maggior polo ospedaliero presente sul territorio al bivio tra privatizzazione-sperimentazione o al ‘fracasso-collasso’”.

IL DOCUMENTO DEI MEDICI DEL PTV  “Il Pronto Soccorso del Ptv è al collasso, versa da anni in una situazione di preoccupante criticità – precisa la nota dei medici – .Tra le principali problematiche la perdurante mancanza di una chirurgia di urgenza e della ostetricia, il sovraffollamento con pazienti barellati o in poltrona nei locali dell’OBI (che non è strutturato per le degenze ed è un luogo indecoroso ed indegno), la carenza cronica di personale medico e infermieristico, che aumenta fortemente il rischio dell’errore clinico con tragiche conseguenze (basta rifarsi alle cronache dei giornali). 
A nostro giudizio, le misure da adottare con urgenza al PS del Ptv sono rappresentate dalla individuazione di una equipe chirurgica di urgenza dedita prioritariamente ai problemi del PS e con sufficiente organico, la immediata e completa rimozione delle degenze OBI e il loro trasferimento nelle unità di degenza ai piani del PTV, la instaurazione di efficienti barriere all’ ingresso dei parenti e degli estranei nei locali del PS per prevenirne il sovraffollamento,  la implementazione dei turni di notte e festivi da parte della polizia oggi mancante. 
Il Pronto Soccorso del Ptv è un delicato punto di criticità del Policlinico e non si capisce come possa essere OGGI con così poco organico medico ed infermieristico. Il PS, così come è oggi, rappresenta un elemento di destabilizzazione dell’ intero Policlinico, un potenziale danno di immagine per tutta la nostra Comunità, una potenziale considerevole fonte di perdite economiche per i rischi medico legali da mal practice conseguenti”.

DEGENZE – “Nonostante il completamento delle due torri per le degenze (ognuna di 9 piani, ogni piano 40 posti letto) – prosegue il comunicato –, più di 8 piani risultano chiusi e/o dedicati a attività cliniche di carattere privato (IME). Nelle poche corsie  aperte, i pazienti sostano in barella nei corridoi aumentando il carico di lavoro di infermieri e medici. In questa situazione è impossibile ottenere il raggiungimento del numero ottimale di posti letto per acuti (ricovero ordinario, ricovero day hospital e ricovero day surgery) che soddisfi le esigenze della urgenza emergenza. L’attivazione delle degenze pediatriche, del punto nascite, della neonatologia, della psichiatria e della neuropsichiatria  (attualmente collocate nella Casa di Cura Sant’Alessandro sulla Nomentana), del Servizio di farmacodipendenze, ci sembrano assolutamente urgenti e non più procrastinabili per rispondere alla domanda di salute di questo territorio”.

FILTRI TERRITORIALI – “Da due anni sono state sospese le attività della Medicina Solidale che era l’unico filtro territoriale del  PTV (80 visite al giorno), presidio polifunzionale (medici specialistici inclusi il pediatra e il ginecologo, centro prelievi e diagnostica ecografica I livello) ad accesso diretto che serviva a ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso e a realizzare interventi socio-sanitari complessi laddove la malattia si iscrive nel fenomeno più ampio e devastante della povertà”, spiegano i medici. 

POST ACUZIE E HOSPICE NEL TERRITORIO – “Auspicabile e urgente la realizzazione, direttamente nel territorio, di strutture per riabilitazione e postacuzie – continua la nota – , che soddisfi le esigenze dei pazienti del Ptv e contribuisca a migliorare la nostra offerta assistenziale al territorio e la presa in carico totale dei pazienti. Il paziente ospedalizzato al Ptv  difficilmente infatti accetta di essere trasferito in strutture riabilitative e postacuzie lontane dal suo territorio”.

LOTTA AL PRECARIATO – “Non è possibile che l’ospedale realizzi la sua funzione se non ha un organico di personale medico ed infermieristico stabile, soprattutto nelle aree dell’emergenza, dove la maggior parte del personale è ancora precario e quindi molto ricattabile”, specifica il documento.
PTV: IRCSS o AZIENDA  “Tra le ipotesi avanzate sul futuro dell’Ospedale c’è quella di trasformare il PTV in un IRCSS (dedicato alle malattie cardiovascolari) per superare il problema economico che ne paralizza le attività e la crescita – conclude il personale medico –. Per ora il Rettore ha nominato come suoi delegati per l’Ospedale universitario: il Prof. Franco Romeo, Cardiologo  (nominato anche Direttore del Dipartimento dell’emergenza, che include la Rianimazione e il Pronto Soccorso) e il Prof. Simonetti, Radiologo  (nonché genero di Ciarrapico, sua moglie Emanuela Ciarrapico è anche Professore Ordinario di economia sanitaria a Tor Vergata)”.

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