Finocchio: via Basicò,"Chiediamo un vero parcheggio"
L'appello di Luigi Di Bernardo, presidente dell'associazione di quartiere "Collina della Pace". "Si tratta di un appezzamento comunale che versa in stato di abbandono", si legge nella lettera inviata al Municipio
In stato di abbandono, tra erba alta e terra: l’associazione di quartiere “Collina della Pace” chiede la riqualificazione e l’utilizzo del parcheggio di via Basicò a Finocchio. Si tratta di un appezzamento di terra comunale di 1500 mq, adiacente alla scuola media I.C. Kolbe di via Casale del Finocchio, frequentata da circa 850 alunni e vicino alla scuola materna Motta Camastra, che ospita 125 bambini.
“Attualmente il parcheggio versa in stato di abbandono”, si legge in una lettera inviata al presidente del VI Municipio, all’assessore ai Lavori Pubblici, all’assessore alla Mobilità e alla Commissione Lavori Pubblici. “Come associazione, 3 anni fa, abbiamo provveduto a bonificare l’area – spiega Luigi Di Bernardo, presidente dell’associazione –, anche grazie alla collaborazione della sezione del Pd, in occasione di una piccola festa. Una pulizia volontaria, che ha causato un uso “improprio e precario del parcheggio – come precisa la lettera –, visto che in parecchi punti è inagibile e quindi sottoutilizzato.
È immaginabile il caos di prima mattina: entrambi gli istituti hanno l’orario di entrata alle 8. Inoltre, gli studenti delle medie usufruiscono del trasporto scolastico: 7 pullman intasano la strada, insieme alle automobili di alcuni genitori irresponsabili che mettono a rischio la sicurezza e la vita dei loro figli. Abbiamo chiesto più volte un senso unico temporaneo in via Casale del Finocchio (in concomitanza con gli orari di entrata e di uscita della scuola media). Chiediamo di attuare il parcheggio di via Basicò che decongestionerebbe il traffico e di mettere in sicurezza via Casale del Finocchio: i pullman del trasporto scolastico potrebbero sostare in quel parcheggio per far scendere i ragazzi che entrerebbero dal cancello laterale. Il personale Ata e i docenti dei due istituti (circa 100) potrebbero parcheggiare lì, evitando di farlo sulle strade adiacenti. I cittadini, infine, potrebbero utilizzarlo, anche per organizzare manifestazioni”. “Sono dieci anni che aspettiamo quest’opera – conclude Di Bernardo –: chiediamo un vero parcheggio. Quando piove, qui si allaga tutto e, durante il weekend, posteggiano in questo posto anche autotreni”.
