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Fontana Candida: un comitato civico a difesa del verde e delle specie faunistiche

L'associazione mira a realizzare un Parco con un percorso verde, a fermare il taglio degli alberi e a riqualificare l'area che si estende dietro i palazzi di via Degas a Fontana Candida. "Il nostro progetto è immediato e semplice", spiega Borrelli

Tutelare il verde pubblico e le specie faunistiche presenti: questo l’obiettivo del nuovo comitato civico che si è costituito a Fontana Candida, a difesa dell’area che si estende dietro i palazzi di via Degas, al confine con la zona di Borghesiana.

“Abbiamo costituito un comitato che si rapporta con le altre associazioni esistenti nella zona al fine di istituire un comitato specifico per il Parco – spiega Rosario Borrelli, uno dei promotori del comitato –, che non esiste ufficialmente sulle carte e comprende tutta la parte dietro i palazzi di via Degas, verso Borghesiana, dove c’è una marrana interrata. Una parte di quell’area è di proprietà dei condomini, il resto dovrebbe essere di proprietà comunale. Il comitato di Fontana Candida ha espresso l’idea di realizzare una sorta di area archeologica in quel sito, in una prospettiva ampia che richiede tempi lunghi, con l’interessamento anche del M5S del VI Municipio. Il nostro obiettivo, invece, è quello di portare avanti un progetto più semplice ed immediato, cercando di bloccare il taglio degli alberi da parte della ditta incaricata dal Comune di Roma. Una ruspa ha scavato un alveo e alcuni sentieri intorno al fosso che attraversa il Parco: son stati già tagliati degli alberi”.

area verde Fontana Candida

Si pensa ad un percorso ad hoc, indicato su un cartellone per apprezzare le bellezze paesaggistiche e naturalistiche: “Vorremmo installare un tabellone con tutte le attività, costituendo un percorso verde, senza nuove strutture – prosegue Borrelli –. L’area è oggetto di uno studio fotografico da parte di un sito specializzato che ha reso noto le pregevoli presenze faunistiche, soprattutto ornitologiche. Vogliamo salvare le specie esistenti, le nidificazioni. Il Parco non può essere solo un giardino pubblico: sarebbe troppo riduttivo. Chiediamo la tutela e la riqualificazione dell’area a Parco, come intervento fondamentale per la nostra qualità di vita. A mio avviso, c’è stata una la contraddizione tra le iniziative di 'ripiantumazione' (la Festa dell'albero del 16 marzo a Fontana Candida) e gli abbattimenti di alberi e decespugliamenti radicali dei canneti lungo il fosso operati da parte del Comune. Ho chiesto agli operai, che lavoravano alla disostruzione dell'invaso della marrana dai rifiuti, chi li avesse autorizzati a procedere ai tagli. Hanno risposto che non era stato un loro intervento, ma che gli arbusti erano stati tagliati per estromettere gli insediamenti abusivi ,con riferimento alla bidonville che si estendeva lungo tutto il fosso e che è stata in parte rimossa”.

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