rotate-mobile
Torri San Cesareo

“Aggredito come un delinquente”: Nando Vendetti accusa i carabinieri

Il fatto è avvenuto a San Cesareo la notte di lunedì. L'Arma: "Ha aggredito i militari dopo il rifiuto di esibire i documenti"

"Non voglio mettere in cattiva luce l’impegno dell’Arma per la quale nutro un profondo rispetto, ma rimane il gesto isolato di tre persone che hanno abusato del loro potere facendomi una violenza privata”, questa la premessa del consigliere Pdl in VIII Municipio Fernando Vendetti in relazione a quanto accaduto lunedì notte nella zona industriale di San Cesareo, dove il presidente della Commissione Sicurezza sarebbe stato aggredito da tre carabinieri in servizio in civile mentre andava a buttare l’immondizia vicino casa. Diversa la versione dei carabinieri che dopo averlo identificato nella caserma di Palestrina lo hanno rilasciato con una denuncia per resistenza, violenza e omessa dichiarazione delle proprie generalità, con il legale di Vendetti che in questi giorni dovrebbe depositare una contro denuncia su quanto accaduto la notte di lunedì.

LA VERSIONE DI VENDETTI - Il presidente della Commissione Sicurezza in VIII Municipio, dopo essere stato rilasciato dalla caserma di Palestrina, si è recato presso il Policlinicio Casilino. Qui lo hanno refertato con sette giorni di prognosi, quindi la verbalizzazione di quanto accaduto al commissariato di polizia Romanina. “Mi hanno aggredito come un delinquente mentre andavo a buttare l’immondizia dietro casa - le parole di Fernando Vendetti -. Ero a piedi ed in ciabatte, poi mi hanno chiamato al telefono e sono salito nella macchina che stava parcheggiata vicino a rispondere. In quel momento è arrivata un'automobile normale, senza sirene o palette, con tre uomini a bordo che mi hanno subito aggredito chiedendomi i documenti. Ho chiesto loro di indentificarsi perchè avevo paura che potesse essere una rapina ma sino sono limitati a farmi vedere una ‘placca’. Mi sono insospettito ancora di più ed hanno cominciato a strattonarmi, strappandomi dalle mani il documento che stavo preparando a dargli e tirandomi fuori dalla macchina. In quel momento mi ha squillato il cellulare l’ho accesso ed ho chiesto aiuto perchè avevo paura che fosse veramente una rapina, cosa che li indispettiti ancora di più tanto che me lo hanno strappato dalle mani, mi hanno ammanettato e mi hanno bloccato in terra”.

L’ARRIVO DELLA PATTUGLIA - Fernando Vendetti che prosegue nella sua versione dei fatti: “Nel frattempo è anche arrivata una pattuglia dei carabinieri che in qualche modo ha tranquillizzato la mia paura, anche se ero sempre ammanettato. Cosa che hanno potuto constatare anche i vicini di casa scesi per il frastuono che intanto dicevano ai militari che ero un consigliere municipale. Ho provato a rivolgermi ad uno dei carabinieri in divisa sopraggiunti sul posto dicendo ‘Vi state sbagliando’, ma nonostante questo mi hanno sbattutto nella macchina per portarmi in caserma”.

TELFONATA A MARSILIO - Versione del presidente della Commissione Sicurezza Pdl in VIII Municipio che prosegue: “In macchina sono riuscito in qualche modo a prendere un altro cellulare che avevo indosso e a chiamare il parlamentare del mio partito Marco Marsilio, ma come mi hanno sentito si sono fermati, mi hanno tolto il cellulare ed hanno cominciato a minacciarmi dicendomi che la notte l’avrei passata in galera. Quindi, sempre ammanettato, mi hanno portato in una stanza della caserma di Palestrina dove sono iniziate una serie di telefonate. Poi mi hanno rilasciato ridandomi i documenti ed i due cellulari ma denunciandomi”.

POLICLINICO CASILINO - Rilasciato dalla caserma Vendetti si è recato al Policlinico Casilinodove mi hanno messo il collarino e dato sette giorni di prognosi per le ecchimosi, le escoriazioni e le botte rimediate durante le fasi concitate della questione. Quindi sono andato a mettere nero su bianco al commissariato Romanina con il mio legale che sta ultimando le ultime pratiche per far partire eventualmente una controdenuncia. Ho avuto paura, ho smesso di parlare e fatto resistenza passiva perché ho pensato al peggio - conclude Fernando Vendetti -. Non voglio gettare cattive luci sull’impegno dell’Arma per la quale nutro un profondo rispetto ed in relazione alla quale mai mi sarei permesso di mancare di rispetto, ma rimane il gesto isolato di tre persone che hanno abusato del loro potere facendomi una violenza privata”.

ARMA DEI CARABINERI - Diversa la versione dell’Arma dei carabinieri: “I militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Palestrina erano in località San Cesareo con un’auto civetta ed in borghese per un servizio di istituto di controllo contro i furti e le rapine. Lunedì 27 agosto intorno alle 23. Avvista la macchina in una zona industriale isolata i militari hanno proceduto ad un controllo qualificandosi e chiedendo i documenti all’uomo. Mostrato il tesserino il fermato si è insospettito ed ha persistito nel suo atteggiamento di resistenza. A quel punto è giunta sul posto un’autoradio in servizio, ma nonostante la presenza della macchina con la scritta carabinieri l’uomo ha perseverato reagendo in malo modo e spintonando con calci e pugni i carabinieri (due dei quali sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso per alcune escoriazioni riportate sulle mani ndr). All’ennesimo rifiuti di fornire le generalità l’uomo è stato accompagnato in caserma a Palestrina per l’identificazione e denunciato per resistenza, minacce a pubblico ufficiale e omessa dichiarazione delle proprie generalità. Identificato in caserma in Fernando Vendetti, residente a San Cesareo, è stato rilasciato”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Aggredito come un delinquente”: Nando Vendetti accusa i carabinieri

RomaToday è in caricamento