Discarica, Nanni: “Corcolle già scartata per rischio ambientale”
Il consigliere Pd al Comune di Roma prosegue la sua 'battaglia' contro la scelta dell'area post Malagrotta nel versante est della Capitale: "Silenzio colpevole di Alemanno, Polverini e Lorenzotti"
Dei silenzi colpevoli. Così il consigliere Pd in Campidoglio Dario Nanni definisce le posizioni di Alemanno, Polverini e Lorenzotti in merito alla possibile localizzazione della discarica di Corcolle - San Vittorino: “Se Roma si impiccherà sulla discarica sarà solo per colpa di Alemanno e Polverini. Sono certo che le preoccupanti dichiarazioni del ministro Clini saranno però smentite dalla mobilitazione dei cittadini contro la discarica di Corcolle che continuerà nei prossimi giorni e farà da contraltare agli assordanti e colpevoli silenzi della Polverini di Alemanno e del Presidente dell’VIII Municipio Lorenzotti. Costoro sono consapevoli che Malagrotta dovrà chiudere i battenti a giugno ma nel frattempo non fanno nulla in attesa forse, che scoppi l’irrimediabile”.
ROMA COME NAPOLI: Vice presidente della Commissione Lavori Pubblici al Comune di Roma che paragona il problema dell’immondizia romana a quello della vicina Campania ponendosi delle domande: “A Napoli l’emergenza è costata oltre quattro milioni di euro è questo che vogliono il Sindaco Alemanno e la Presidente Polverini? I siti del dopo Malagrotta non sono idonei ed in particolare l’area localizzata a Corcolle fu già scartata alcuni anni orsono perché a forte rischio di inquinamento idrogeologico da una nota azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti. Perché oggi invece dovrebbe risultare idonea?”.
FATTORI ESCLUDENTI: Dario Nanni che snocciola nuovamente i fattori escludenti al possibile sito del versante est della Capitale concludendo: “Oltre al rischio inquinamento la localizzazione di Corcolle non ha un sistema di infrastrutture stradali in grado di accogliere molte centinaia di mezzi pesanti al giorno con il rischio di paralizzare l’intero quadrante est della Capitale già fortemente penalizzato dal traffico. Infine continuare ad ignorare il pronunciamento del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e le gravi riserve dell’Unesco sembra quasi una beffa. Dal Campidoglio c’è ormai solo la volontà di nascondersi dietro la foglia di fico del commissariamento e Roma rischia il collasso da ‘monnezza’. Il Governo intervenga sulla manifesta incapacità da parte delle istituzioni locali della Capitale e rimuova il problema”.