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Giovedì, 25 Aprile 2024
Settecamini

Rifiuti a Settecamini, i 5 Stelle chiedono di controllare l'operato di Ama

I cittadini del quartiere vogliono una riduzione della Tari

Forse, questa volta, si capirà come e quanto viene effettuata la raccolta differenziata a Settecamini. Dopo la denuncia da parte del comitato di quartiere della presidente Caterina Crimeni alla quale è stato negato, dall'Ama, l’accesso ad alcuni dati riguardanti la raccolta dei rifiuti porta a porta, i gruppi capitolini del Movimento 5 Stelle e della Lista civica Raggi hanno fatto sapere di aver presentato una richiesta di accesso agli atti per dirimere, una volta per tutte, la vicenda.

Sconto sulla Tari

Caterina Crimeni, come raccontato a RomaToday, in qualità di presidente del Comitato di quartiere Settecamini, ha pensato di chiedere ad Ama i dati riguardanti il numero e la frequenza dei passaggi dei furgoni della raccolta porta a porta almeno dell’ultimo anno. L’obiettivo era quello, una volta certificato, eventualmente, il disservizio, di chiedere un corposo sconto della Tari, la tassa sui rifiuti. Del resto a Settecamini questo servizio, come testimoniano le numerose segnalazioni giunte dal territorio negli ultimi anni, non è mai decollato, tanto che i cittadini avevano addirittura chiesto di ripristinare i cassonetti stradali.  

La risposta di Ama

Ama, da parte sua, ha risposto a Crimeni scrivendo che questo tipo di richiesta non solo avrebbe comportato “una complessa attività di elaborazione dati” che non è consentita, ma che si sarebbe potuta trasformare in “una causa di intralcio al buon funzionamento della pubblica amministrazione”.

Accesso agli atti

La vicenda è arrivata anche sui banchi dell’assemblea capitolina. Il Movimento 5 Stelle di Roma, insieme alla Lista civica Raggi, in una nota ha espresso “massima solidarietà alla presidente Caterina Crimeni e al Comitato di quartiere di Settecamini” dopo il “secco rifiuto” da parte di Ama, in seguito alla loro richiesta di accesso agli atti. “L'azienda – si legge nella nota - sostiene infatti si tratti di un tentativo di 'controllo generalizzato': motivazione che per noi non sta in piedi, dato che non si tratta di controllo dei lavoratori, bensì di verifica del rispetto della programmazione". Quindi, per fare luce su questa vicenda, i gruppi hanno “inoltrato una richiesta di accesso agli atti per verificare la corrispondenza tra il programmato e l'effettuato. E stiamo facendo altrettanto per tutti i quartieri da cui ci giungono segnalazioni di forti disservizi''.

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