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Settecamini Settecamini / Via di Settecamini

Il centro culturale Settecamini resta chiuso per l'inagibilità, Casa Pound: "Occupiamo"

Per l'associazione Settecamini Quartiere di Roma, invece, la proposta da fare all'isituzione municipale è quella di farsi carico dei lavori da svolgere all'interno della struttura

"Il centro culturale è inagibile e resta chiuso". Questa notizia, riguardante il centro culturale Settecamini dell'omonimo quartiere del Municipio Roma IV, ha gettato nello sconforto le associazioni che avevano partecipato al bando. Tutte le associazioni, inoltre, erano risultate vincitrici del progetto, quindi, tutte avrebbero potuto svolgere attvità culturali all'interno dei locali. Di fatto però il centro non ha mai riaperto.

Tanta l'amarezza da parte di associazioni e residenti per la mancata apertura di quello che qui, a Settecamini, è l'unico polo culturale, non ci sono attualmente altre strutture aperte in cui poter fare aggregazione. Al coro si è aggiunta anche la voce di Casa Pound che ha annunciato: "Se entro un mese l'amministrazione municipale non provvederà a ritirare la sospensione Casa Pound occuperà lo spazio del quartiere per restituirlo ai cittadini".

A prendere le distanze da questa soluzione è stata l'associazione Settecamini Quartiere di Roma che ha reagito così all'ultimatum: "Come associazione e soprattutto come cittadini di Settecamini, apprendiamo la volontà di Casa Pound e ci chiediamo se possa essere utile o meno tale azione su un luogo inagibile - hanno puntualizzato - crediamo sia più utile creare un tavolo di discussione dove chiedere come associazioni di Quartiere di farci carico della sistemazione del centro". A questo hanno aggiunto: "Piuttosto che vederlo andare in rovina proponiamo alle istituzioni di discutere ancora sul centro culturale per non abbandonarlo a se stesso".

Tra le altre associazioni di quartiere anche Mura a Dritte. E' stato il presidente dell'associazione, Roland Greggio a spiegare: "L'obiettivo è quello di restituire lo spazio ai cittadini e di svolgere all'interno le attività culturali promesse - ha spiegato - è un dovere nei confronti di chi ha creduto nel nostro progetto". Su quale posizione prenderà l'associazione, dinanzi ad una possibile occupazione, Greggio ha puntualizzato: "Abbiamo svolto una riunione di direttivo, gli altri soci sono contrari ad occupare i locali, io penso invece che si debba sostenere un'azione volta a ridare il centro culturale ai residenti del quartiere".

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