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Chiuso e con una perdita d'acqua: al centro culturale Settecamini "si consuma un bene pubblico"

Ad acuire il disagio anche una perdita di acqua all'interno del giardino della struttura. L'associazione Settecamini Quartiere di Roma: "Si consuma un bene pubblico"

"Abbiamo chiesto un incontro con le istituzioni ma fino ad ora non abbiamo ottenuto nessuna risposta". Ha esordito così Michela Esposito dell'associazione Settecamini Quartiere di Roma che, dopo aver trovato d'accordo le altre realtà associative che operano sul territorio, ha inoltrato una formale richiesta all'amministrazione pentastellata per avviare un processo di condivisione e di risoluzione al problema. "Il centro culturale è inagibile", questa la motivazione alla base della chiusura dei locali, una chiusura che ricordiamo è avvenuta dopo l'espletamento di un bando che ha visto la partecipazione delle associazioni del quartiere, risultate poi anche tutte vincitrici.

Alla diffusione della notizia che annunciava la chiusura del centro culturale, uno dei tre presenti in tutto il territorio del tiburtino, anche un'altra associazione del quartiere "Mure a Dritta" aveva manifestato il proprio dissenso paventando addirittura l'occupazione dei locali.
Intanto i cittadini sono rimasti inascoltati e la struttura chiusa e senza nessun tipo di manutenzione, cosa che provoca un deterioramento dello stato di interni ed esterni, come nel caso dei giardini: "Da tempo ormai una perdita di acqua che fuoriesce da una tubatura all'interno del prato scorre lungo il viale – ha commentato Esposito – in questo modo c'è uno spreco di acqua considerevole". Ha concluso: "E' necessario che la struttura venga messa in sicurezza e torni ai cittadini". 

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