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Venerdì, 19 Aprile 2024
San Basilio San Basilio / Via Recanati

San Basilio, il murales dei poliziotti maiali cancellato nella notte

La porzione rimossa è quella in basso a destra, dove gli agenti di polizia erano raffigurati con le sembianze di maiali e pecore. In tarda serata il Campidoglio aveva annunciato: "Viola il codice penale, verrà rimosso"

Il murales è stato cancellato. Ieri sera, intorno alle 23, il dipinto dello street artist Blu, quello ritenuto "offensivo", è sparito in parte sotto più mani di vernice bianca, come da richiesta del Campidoglio. "C'erano cinque volanti, due in borghese, e un camion dei Pics (Polizia Municipale, ndr)" ci racconta chi ha assistito alla scena, che preferisce restare anonimo. 

"Hanno fatto tutto in pochissimo tempo. Avevano anche un braccio meccanico, forse volevano cancellare tutto il murales". E invece la porzione rimossa è solo quella che, per il sindaco Marino, viola l'articolo 342 del Codice Penale, perché "denigra le forze dell'ordine". 

La querelle è scoppiata nella giornata di ieri. Nel mirino l'opera commissionata all'artista da un comitato di quartiere attivo sul territorio, in occasione dell'anniversario della morte di Fabrizio Ceruso, 19enne di Tivoli, ucciso negli scontri dell'8 settembre 1974, da un proiettile delle forze dell'ordine. 

Il murales incriminato, comparso sulla facciata di un palazzo di via Recanati, è una gigantografia del santo protettore del quartiere, che con le mani spezza dei lucchetti, e che ai piedi si ritrova una distesa di maiali e pecore vestiti da agenti di polizia. Un messaggio che per qualcuno è "troppo forte", che rischierebbe di acuire dinamiche sociali del quartiere già complesse, e che l'assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, ha definito senza mezzi termini "illegale", perché l'oltraggio al pubblico ufficiale è punito dal codice penale. San basilio-4

Attacco non causale perché l'assessorato di Masini ha sviluppato nei mesi scorsi SanBa, progetto di riqualificazione del quartiere con opere di street art, patrocinato dal Comune di Roma. Per Masini l'opera di Blu "non è partecipata, come appare dalle reazioni negative di chi vi abita". Al contrario di SanBa, "che ha saputo conoscere il vero significato di un percorso di riqualificazione e di arte condivisa, con associazioni, scuole, centri culturali, centri anziani e affidate ad artisti internazionali". 

Non è mancata la replica alle accuse da parte dei membri del comitato organizzatore, che non ci stanno a un'interpretazione giudicata "strumentale": il murales di Blu non sarebbe altro che un omaggio. Nessuna volontà offensiva, e nessun intento di scavalcare i residenti imponendosi dall'alto. 

Certo, le immagini erano passibili di attacchi, e anche i curatori del progetto non lo hanno negato, sottolineando però che "il soggetto è frutto semplicemente dell'idea dell'artista" e che "non è niente di più di una provocazione". Diritto, quello di 'pro-vocare', che l'arte si arroga da sempre. "Nessuno si è messo a tavolino decidendo di comunicare al quartiere che gli agenti di polizia sono dei maiali. E chi ha sottolineato questa chiave di lettura lo fa in maniera strumentale". Una cosa è certa: "Vedere la società civile che si mobilita in poche ore per censurare un dipinto, in un quartiere dove mancano i servizi essenziali, è ridicolo". 

Murales di Blu a San Basilio

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